CAMPI FLEGREI/ Nasce il distretto della ristorazione
diVioletta Luongo
Pubblicato3 Luglio 2013
Un tipico piatto della zona flegrea
POZZUOLI – Dalla forte e antica tradizione la cucina flegrea va tutelata come un bene da valorizzare e custodire. Per questo nasce il “Distretto della Ristorazione Flegrea”, una rete di imprese della ristorazione e un marchio collettivo, volti alla promozione e alla valorizzazione della tradizione culinaria ed enologica nostrana. Non si esclude la pubblicazione di una guida gastronomica che possa indirizzare il turista verso il migliore ristorante. Ad assicurarlo il sindaco di Monte di Procida, Francesco Iannuzzi: «La cucina flegrea deve esser considerata un prodotto Dop (Denominazione di Origine Protetta, ndr) che reca con sè la storia della nostra terra. Per questo va fatta una catalogazione di tutte le attività di ristorazione per individuare ed esaltare i prodotti tipici che sono vere eccellenze».
UNA RETE DI 2.400 IMPRESE – La Giunta comunale di Pozzuoli, con apposito atto deliberativo, ha aderito alla cabina di regia Istituzionale per la costituzione di questo distretto, che comprenderà, oltre a Pozzuoli, i comuni di Bacoli, Monte di Procida e Quarto. «L’obiettivo primario è di mettere in rete le circa 2.400 imprese che operano sull’intero territorio flegreo – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Figliolia – in modo da valorizzare i nostri prodotti enogastronomici e proiettarli al di fuori dei confini flegrei. Anche questa è una opportunità che abbiamo per attrarre più turisti nelle nostre meravigliose zone, già dotate di un grande patrimonio paesaggistico e monumentale, e creare le premesse per nuovi posti di lavoro».
MARCHIO COLLETTIVO – Della cabina di regia istituzionale fanno parte, oltre ai quattro comuni, anche la Regione Campania e la Camera di Commercio di Napoli. Un rappresentante, della costituenda rete di imprese, dovrà svolgere un ruolo di impulso, di promozione, di stimolo e di tutela degli interessi collettivi dell’area flegrea e delle imprese produttive. E sollecitare così manifestazioni di interesse per l’adesione ad un “contratto di rete” tra le imprese del settore e la creazione di un apposito marchio collettivo.
OGNI PIATTO ABBINATO A UN MONUMENTO – «Non mancheranno corsi di formazioneanche con l’ausilio dell’istituto alberghiero – spiega il sindaco di Bacoli, Ermanno Schiano – per una valorizzazione a livello nazionale e internazionale dei nostri prodotti tipici, abbinando ogni piatto a un nostro monumento o bene archeologico così che la promozione abbracci tutte le nostre eccellenze».
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