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“Se il Rione Terra chiude per noi sarà la fine”. La disperazione dei lavoratori

“Se il Rione Terra chiude per noi sarà la fine”. La disperazione dei lavoratori
  • Pubblicato24 Luglio 2011
Salvatore Corindo

POZZUOLI – Ieri mattina erano all’esterno di quel cancello, che per oltre vent’anni hanno varcato tutte le mattine per recarsi al lavoro. Era chiuso, ma potrebbe rimanere tale per sempre, se i fondi al Rione Terra di Pozzuoli non arriveranno. Oltre cento dipendenti del Consorzio FiPa (Fiore- Pacifico) oggi rischiano di perdere il posto di lavoro, con loro mogli e figli che rischiano la “fame”. Storie di vita e di sofferenza quotidiana che s’intrecciano, sullo sfondo una delle opere mastodontiche di tutti i Campi Flegrei.

STORIE DIFFICILI – Salvatore Corindo ha 40 anni, vive a Sant’Arpino in provincia di Caserta, con la moglie e i due figli. Lavora solo lui in casa, con la cassa integrazione guadagna 800 euro al mese con i quali deve pagare un mutuo per la casa di 600 euro. Più tragica è la storia di Vincenzo Perrella, 57 anni, lavorava aveva la mansione di magazziniere, ma era impegnato negli interventi i primo soccorso. Oggi con la cassa integrazione sopravvive con appena 900 euro. Ha una casa popolare a Napoli, in via Giuseppe Buonocore, dove vivono in 12, tra cui anche un nipotino disabile.

Vincenzo Perrella

DISPERATI – “La disperazione spesso può portare a fare cose che non si farebbero mai. A cinquant’anni chi volete che ci prenda a lavorare? “ forte è il senso di frustrazione. Per loro e per gli altri colleghi oggi di “sventura” sono settimane concitate, anche se da oltre un mese hanno finalmente un interlocutore: è il sindaco di Pozzuoli Agostino Magliulo. Ma la disperazione, il senso di smarrimento davanti alla burocrazia spesso può portare a gesti estremi. Martedì avevano tentato in maniera “simbolica” di occupare gli uffici del Comune di Pozzuoli se il Sindaco non li avrebbe ricevuti.

Il lavoratori del Rione Terra ieri mattina fuori al cancello

LA SPERANZA – Due giorni dopo arrivò l’incontro, cordiale, con parole rassicuranti da parte del primo cittadino sul proseguimento dei lavori al Rione Terra. Ad ottobre scadrà l’ultimo rinnovo della cassa integrazione, quindi o si ritorna al lavoro entro quella data o sarà disoccupazione. Sono giorni frenetici. “L’incontro di giovedì è andato bene, il Sindaco ha comunicato ai nostri rappresentanti esterni che sarebbero stati deliberati 7 milioni di euro. Mentre ci ha detto che la Regione starebbe preparando un piano di 28-29 milioni per andare avanti  con gli Scavi Archeologici e altri lavori” precisa Vincenzo Scuteri rappresentante sindacale Filea-Cgil “Mercoledì avremo un nuovo incontro con il sindaco alle 10 e 30 al Rione Terra. Se le cose non dovessero andare per il verso giusto siamo pronti a ripetere la battaglia fatta già nel 2000, con occupazioni e proteste. Pozzuoli aveva questa grande risorsa occupazionale, di sviluppo e archeologica. Questo vogliamo dire a Caldoro, che ringraziamo per gli sforzi fatti e invitiamo a venire a Pozzuoli”

GENNARO DEL GIUDICE
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