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Politica

POZZUOLI/ Tavolo pubblico, la sinistra resta sfilacciata

POZZUOLI/ Tavolo pubblico, la sinistra resta sfilacciata
  • Pubblicato19 Febbraio 2012
Un momento dell'incontro di venerdì

POZZUOLI –  “Un incontro volto a cercare un’intesa politica tra le forze della sinistra puteolana”. Questo era l’intento dell’evento organizzato venerdì dall’associazione “Pozzuoli è Tua” che però si è concluso con un epilogo che ha registrato un nulla di fatto. All’incontro, tenutosi nella sala conferenze  dell’hotel S. Marta di Arco Felice hanno partecipato anche le associazioni politiche del territorio che si sentono di parte e che non vedono nell’antipolitica o nel qualunquismo sbocchi per migliorare la città. Tra queste, sono intervenute “Noi Resistiamo Qui” e la stessa “Pozzuoli è Tua” che con una lettera  ha aperto il dibattito. A moderare la discussione e a porre anche la questione giovanile del territorio è stato Carmine Senese, che ha citato spezzoni di documenti politici di due associazioni giovanili presenti all’occasione, “Noi Resistiamo Qui”, per l’appunto, e “Diversamente Giovani”.

FIGLIOLIA –  Il primo invitato a parlare è stato il leader del PD  Vincenzo Figliolia, il quale ha rivendicato orgogliosamente il percorso effettuato dalla coalizione che lo aveva sostenuto alle ultime elezioni e che lo hanno visto perdente per poche decine di voti. Figliolia nel suo discorso ha rimarcato, come soluzione per le prossime elezioni l’importanza di un’apertura alle forze moderate della città. Interessante è stata anche la risposta ad una provocazione fatta da un cittadino presente in sala sul tema delle primarie, alla quale il segretario del PD ha risposto «Le primarie bisogna farle bene, organizzarle con cura e comunque necessitano anche di molti soldi. E a Pozzuoli non c’è nessuna di queste condizioni».

GLI INTERVENTI –  Subito dopo c’è stato l’intervento di Carlo Morra, segretario di Sinistra Ecologia e Libertà che ha invece posto l’accento sull’importante ruolo svolto dall’opposizione in Consiglio Comunale. Ha preso poi parola Emanuele Zanni, segretario di Rifondazione Comunista, che ha invitato a fare più politica tra la gente, invitando alla mobilitazione per la discarica al Castagnaro e di prossime iniziative contro al Waterfront. Più brevi sono stati invece i passaggi da parte dei rappresentanti de L’ Italia dei Valori e dei Verdi, che comunque hanno posto alcune questioni riguardanti il territorio e che hanno intravisto nella società civile l’identikit dell’alleato da ricercare. A separare il momento tra gli interventi dei partiti e quello delle associazioni c’è stato l’intervento di Dario Chiocca, dell’associazione l’Iniziativa, seduto dietro al tavolo insieme ai promotori. Temi come il patrimonio pubblico immobiliare, Waterfront e Rione Terra, come anche la distanza delle periferie dal centro e la gestione integrata dei beni archeologici sono stati posti da Chiocca come punti fondamentali per il raggiungimento di un’intesa tra le forze democratiche e progressiste della città, che si rivolgano al futuro con ottimismo. Ad iniziare l’intervento delle associazioni è stato Riccardo Volpe di “Noi Resistiamo Qui”. Dopo aver spiegato la nascita della propria associazione, l’ex candidato di Sel ha anch’egli rivendicato l’importanza del ruolo svolto dalla Coalizione a sostegno di Figliolia dell’anno scorso, invitando quelle stesse forze a cercare gli alleanza con quelle forze che hanno sostenuto la battaglia d’opposizione “dentro e fuori il Consiglio Comunale. Molti cittadini si sono opposti al Governo dei poteri occulti, chi per un motivo chi per un altro, ponendo un tassello importante per la caduta di Magliulo. È importante puntare su chi ha condiviso una battaglia per il Bene Comune” (slogan della campagna elettorale di Figliolia, ndr).

L’INCONTRO SI E’ ACCESO   quando, dopo l’intervento delle associazioni, altri esponenti dei partiti hanno sentito l’esigenza di dare risposte, sottolineando forse quanto sarebbe stato importante far intervenire prima le associazioni con la società civile, e poi successivamente i partiti, nel dibattito. Primo su tutti è stato Giacomo Bandiera di SEL, che dopo aver affermato il principio che solo i partiti determinano le coalizioni, ha poi chiarito quale deve essere il ruolo delle associazioni « Il loro ruolo è fornire idee alla politica, no di farla. La politica si fa nei partiti che rimangono ancora la naturale e più idonea struttura del vivere democratico. Da chi, come le associazioni, ne rimane fuori, mi sarei aspettato più un appello alla partecipazione diretta e democratica sulle decisioni una volta saliti al governo della città» Bandiera ha anche chiarito che chi è contrario al Waterfromt fa solo “il Masaniello”, in quanto proprietà privata.

L’ACCUSA –  Rosario Zanni, esponente provinciale di Rifondazione, ha invece tenuto a precisare che un confronto con le forze della sinistra lo si era cercato ai tavoli provinciali, con scarso risultato. «Come mai Figliolia ha cercato prima l’Udc e poi noi? Semplice l’Udc ha 4mila voti,  noi  mille. A questa logica noi diciamo no». Una provocazione che non ha visto lo stesso Figliolia inerte e che anzi , rendendosi conto dello scarso tempo rimasto, ha chiarito che “fu Rifondazione a non lasciar spazio ad aperture  subito dopo le elezioni” per poi rinviare e completare il confronto a data da destinarsi e lasciare  in fretta l’evento, in procinto di conclusione.

PROVOCAZIONE –  L’ultima provocazione è arrivata da un altro esponente di Rifondazione, Vincenzo D’Oriano, rivolta ai pochi superstiti in sala “Quali forze possono portare in campo 10mila persone in piazza?”. Nell’assemblea pubblica, quindi, non si sono certo poste le basi migliori per una coalizione forte di sinistra per le prossimi elezioni, si è preferito piuttosto fare i galletti nel pollaio. Quello che è certo è che il popolo della sinistra aspetterà un confronto rivolto alle questioni future per comprendere meglio quale scenario si prospetta per il futuro.

REDAZIONE