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POZZUOLI/ Dopo la fiammata dalla bombola il terrore «C’erano fumo e fiamme»

POZZUOLI/ Dopo la fiammata dalla bombola il terrore «C’erano fumo e fiamme»
  • Pubblicato6 Gennaio 2017

bombola-gas-rione-gescal-5POZZUOLI – Insieme ai poliziotti nell’ultimo sopralluogo prima di chiudere la porta dell’abitazione c’è Salvatore, uno dei fratelli delle tre persone rimaste ustionate nell’incendio avvenuto nel giorno dell’Epifania. E’ scosso, ha ancora negli occhi quegli attimi terribili. Non conosce le condizioni dei due fratelli e della sorella portati al Cardarelli «Li hanno portati in ospedale, ma non so come stanno» esclama prima di andare via. In quella casa vivono Gennaro, Michele, Lucia, Rosetta e Salvatore Solmonte, persone perbene e conosciute nel quartiere. I primi tre sono rimasti feriti, Michele in maniera più grave e ora si trova al centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli.

STUFA PRESTATA – I Solmonte proprio questa mattina avevano acquistato la bombola di gas. Visto il gran freddo erano corsi ai ripari. Al momento della fiammata che ha innescato l’incendio i cinque erano in salone a guardare la tv. «Abbiamo sentito una botta e poi abbiamo visto uscire fumo e fiamme. Speriamo che stiano tutti bene» raccontano due giovani del posto mentre assistono alle operazioni di soccorso. Intanto sono ore di apprensione per le condizioni di Michele.