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POZZUOLI/ Da Facebook all’Antimafia, le “segnalazioni” di un architetto che fanno tremare il Comune

POZZUOLI/ Da Facebook all’Antimafia, le “segnalazioni” di un architetto che fanno tremare il Comune
  • Pubblicato1 Febbraio 2016

grandePOZZUOLI – Da oltre due anni segnala anomalie e denuncia quanto di “strano” accade in città scrivendo post sulla propria pagina Facebook e inviando e-mail con documentazioni allegate agli enti preposti. Un lavoraccio per il “bene comune” portato avanti da Domenico Grande, 63 anni, noto architetto di Pozzuoli. Molti degli argomenti da lui trattati sono finiti nel mirino degli uomini dell’Antimafia che in 72 ore di perquisizioni hanno portato via centinaia di documenti. Lunga è la lista delle segnalazioni effettuate dall’architetto: dal muro di 200 metri realizzato con soldi pubblici ad Arco Felice in un’area privata, alla realizzazione del recinto intorno alla statua per le vittime di Monteforte Irpino; dai lavori al mercato al dettaglio di via Fasano all’illuminazione pubblica. Tutte segnalazioni corredate da minuziose descrizioni e documentazioni di ogni genere.

Montaggio appalti
I lavori finiti nel mirino dell’Antimafia

“MANCANZA DI TRASPARENZA” – Tra queste c’è anche la storia degli ultimi due anni dell’Albo Pretorio del comune di Pozzuoli, mezzo sia fisico che online di massima trasparenza dell’ente attraverso il quale viene comunicato alla cittadinanza ogni atto, documento o avviso che deve essere reso pubblico. Ebbene anche l’Albo Pretorio del comune di Pozzuoli è finito tra gli “argomenti” che gli 007 dell’Antimafia (e proprio in merito al biennio 2014-2015 che gli inquirenti hanno acquisito i registri) che vogliono approfondire nell’inchiesta su “Appalti e Camorra” a Pozzuoli.

Perquisizioni al comune di Pozzuoli
Perquisizioni al comune di Pozzuoli

LE SEGNALAZIONI – Tutti i giorni da circa due anni il professionista realizza un report giornaliero sullo “stato” dell’Albo Pretorio con tanto di suggerimenti e “richiami” a sindaco, segretario generale e responsabile dell’albo ai quali indirizza e-mail informative senza mai ottenere risposte. Come ha fatto l’altro ieri scrivendo: “oggi ci sono 3 affissioni, dal n.280 al n.294. I numeri sono sbagliati, manca il Num. Reg.287 di ieri. Mancano i Num. Reg.234 – 210 – 183 – 185 – 128 – 100 – 99. Chissà cosa contengono (oppure conterranno mai); forse una “riserva per il futuro”? Pubblicate le delibere di Consiglio Comunale n.107 – 108 – 109 – 111 – 112 – 113 – 114 – 116 – 117 – 118 del 2015. Le delibere n.110 e 115 del 2015 non si aprono. Manca l’autorizzazione paesaggistica n.7 del 2016. Mancano le delibere di giunta n.153 e n.6, sempre dell’anno 2015. Mancanti, nell’anno 2015, i Permessi di Costruire in sanatoria n.97 – 98 – 99 -100 – 101. Mancante, nell’anno 2015, il Permesso di Costruire n.89. Mancano, per l’anno 2015, le autorizzazioni paesaggistiche n.136 – 137 – 140 – 182 – 221. Si informa il Sig. Segretario Generale, che secondo il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art.31, egli ha l’obbligo di pubblicare mensilmente “mediante affissione nell’albo comunale, i dati relativi agli immobili e alle opere realizzati abusivamente, oggetto dei rapporti degli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria e delle relative ordinanze di sospensione”. Tali pubblicazioni risultano limitate fino all’anno 2014!” Segnalazioni, forse sottovalutate dagli addetti ai lavori, che dal web sono finite negli uffici della Direzione Distrettuale Antimafia che ora vuole vederci chiaro.