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Cronaca di una notte di follia a Pozzuoli – Granate stordenti per bloccare l’uomo che minacciava di farsi esplodere

Cronaca di una notte di follia a Pozzuoli – Granate stordenti per bloccare l’uomo che minacciava di farsi esplodere
  • Pubblicato31 Luglio 2019

POZZUOLI – Per ben 27 ore ha tenuto sotto scacco un’intera palazzina del lotto 1 bis di Monterusciello. Giuseppe Di Bonito ha minacciato in più occasioni di farsi saltare in aria con le bombole del gas. Nessun segno di cedimento da parte del 25enne, barricatosi in casa in compagnia dell’anziana madre. Solo un continuo andirivieni sul balcone del suo appartamento al terzo piano, quasi a voler controllare le mosse degli uomini della Benemerita e dei vigili del fuoco. Giù la folla col fiato sospeso e un imponente dispiegamento delle forze dell’ordine. Paura, ma anche tanta curiosità, l’hanno fatta da padrone nei momenti precedenti alla cattura. In centinaia si sono riversati, infatti, in via Brancati per assistere all’operazione dei carabinieri. Anziani, bambini, uomini e donne di ogni età in trepidante attesa. Intanto le “teste di cuoio” si sono preparate ad intervenire, muovendosi con molta cautela tra i curiosi assiepati sulle strade e intorno al cortile. Alle 3.57 il silenzio della notte è stato squarciato da un boato: è scattato il blitz dei militari del Gis. Tra gli applausi di chi è rimasto sveglio e l’esplosione delle granate stordenti.

IL BLITZ – I carabinieri del Gruppo d’intervento speciale hanno prima lanciato alcuni flashbang per stordire il ragazzo e poi si sono calati in casa grazie a delle funi agganciate al balcone di un appartamento al quarto piano. Una manciata di secondi e Di Bonito è stato bloccato. Il 25enne è stato poi portato via dai militari dell’Arma a bordo di una gazzella. La madre, stremata, è stata invece soccorsa dal personale del 118. L’uomo, con problemi psichici, è ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Il colonnello Ubaldo Del Monaco

IL COMMENTO – «Nonostante le numerose ore di trattative da parte del negoziatore dell’Arma dei carabinieri, il soggetto non ha desistito nel suo intento e quindi abbiamo deciso di optare per l’operazione con l’intervento del Gis. I militari sono piombati immediatamente sul balcone e lo hanno immobilizzato – le dichiarazioni a caldo del colonnello Ubaldo Del Monaco, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli – . Il giovane non ha parlato, né opposto resistenza: è stato bloccato in pochi secondi». La zona è densamente abitata e si voleva evitare il gesto sconsiderato del 25enne di far scoppiare le bombole di gas che aveva in casa, così come minacciato all’inizio della protesta quando ha disegnato all’esterno della sua abitazione una croce e ha inneggiato il nome di Satana.