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Compravendita di voti a Pozzuoli, la denuncia: «Promesse di lavoro in centri commerciali e vigilanza»

Compravendita di voti a Pozzuoli, la denuncia: «Promesse di lavoro in centri commerciali e vigilanza»
  • Pubblicato30 Maggio 2017

POZZUOLI – Il Controllo Popolare ai seggi elettorali, questa la proposta del movimento politico “Pozzuoli ORA!”, dopo la denuncia alla Procura della Repubblica, nella quale il sindaco uscente Vincenzo Figliolia, parla di “voci insistenti secondo le quali alcuni candidati alla carica di sindaco o di consigliere comunale condurrebbero la propria campagna elettorale assicurando vantaggi diretti o indiretti ai propri elettori”. Figliolia parla addirittura di compensi economici e favoritismi vari in cambio del voto. Il candidato sindaco Raffaele Postiglione non accetta la modalità dello “sparare nel mucchio” che Figliolia ha adottato, alimentando sospetti in maniera indiscriminata.

SOSTEGNO GRATUITO – «Il nostro materiale informativo viene diffuso da militanti e non da persone pagate a nero che dopo andranno a votare per chi ha “commissionato” il lavoro. Iniziamo a controllare questo – chiosa Postiglione. Quando noi abbiamo fatto una denuncia negli anni passati – continua Postiglione – siamo stati quanto più precisi possibili: denunciavamo cancelli automatici e citofoni nei lotti a Monterusciello in cambio del voto, chiediamo a Figliolia di essere preciso allo stesso modo, altrimenti è solo una vergognosa pratica per fare campagna elettorale».

LA DENUNCIA – «La compravendita di voti – continua Postiglione – si materializza anche con le promesse di posti di lavoro presso i grandi centri commerciali e presso importanti istituti di vigilanza. Constatiamo che ancora oggi vecchie abitudini elettorali, come l’aspettarsi promesse e “il piacere” non sono superate, la politica, che ha il suo massimo esponente nel sindaco Figliolia, ha il dovere di mettere in campo qualsiasi azione e attività per combattere questa incivile pratica . Noi, come al solito, chiediamo fatti e poche chiacchiere: ogni candidato metta delle sentinelle per il controllo popolare fuori ai seggi, che denuncino eventuali “strani movimenti”».