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BACOLI/ Processo contro ex dipendente, maresciallo dei carabinieri smentisce le accuse di Josi

BACOLI/ Processo contro ex dipendente, maresciallo dei carabinieri smentisce le accuse di Josi
  • Pubblicato9 Ottobre 2025

BACOLI – E’ arrivato ad un punto cruciale il processo penale ai danni dell’ex dipendente – guardia giurata dei Cic – denunciato dal sindaco di Bacoli, Josi Della ragione, per minaccia aggravata. I fatti risalgono al 22 ottobre del 2021  quando l’uomo, un 57enne bacolese, interruppe il consiglio comunale minacciando di darsi fuoco. Difeso dall’avvocato Francesco Buonaurio, per protestare contro il suo licenziamento inserito nell’ordine del giorno dell’assemblea comunale, si cosparse di liquido infiammabile, per poi essere fermato e bloccato dai carabinieri subito dopo aver preso un accendino dalla tasca. Questa mattina, nell’udienza tenutasi al Tribunale di Napoli, sono stati ascoltati il sindaco Josi della Ragione e il maresciallo dei carabinieri della stazione di Bacoli che blocco l’uomo prima di darsi fuoco.

L’ACCUSA DI JOSI – L’ex guardia giurata del Centro Ittico Campano fu querelato dal primo cittadino all’indomani del fatto che accadde all’interno del teatro della Chiesa di San Gioacchino. Nella querela Josi raccontò che l’uomo, contro quello che aveva ritenuto un ingiusto licenziamento, aveva proferito verso il sindaco, il presidente del consiglio Cucco e i consiglieri espressioni del seguente tenore: “o part iss o ii appicco” e, nel contempo, avviandosi verso il tavolo della presidenza ed i banchi della maggioranza, estraeva una bottiglia contenente una sostanza liquida infiammabile che gettava sia sulla propria persona che sui banchi del Consiglio Comunale e a terra, impugnando un accendino, che gli veniva subito sottratto da un militare dell’Arma dei Carabinieri intervenuto, nonché, nell’uscire dall’aula, minacciava nuovamente i presenti proferendo tali testuali parole “Io vi appiccio a tutti”, con l’aggravante di aver commesso il fatto nel corso di una seduta consiliare e con l’uso di sostanza infiammabile in modo da creare pericolo alle persona.

LA SMENTITA DEI CARABINIERI – Ebbene, nella penultima udienza l’ex Presidente del Consiglio, Mauro Cucco, aveva confermato quanto già descritto in querela da parte del primo. Situazione ribadita dallo stesso Josi nell’udienza di stamattina. Ma, proprio negli interrogatori di stamane, è arrivato l’inaspettato colpo di scena quando da parte del militare che proprio Cucco e Della Ragione avevano individuato durante l’accadimento. Proprio il maresciallo dei carabinieri ha smentito clamorosamente quanto denunciato con dovizia di particolari da parte del sindaco di Bacoli, confermando che l’uomo ha solo ed esclusivamente avuto “una condotta autolesionistica e non ha mai minacciato né direttamente né indirettamente il primo cittadino e gli altri componenti della maggioranza”. Inoltre, il militare ha specificato che l’uomo non ha mai avuto un comportamento contrario alla legge, se non quello della protesta legittima di un cittadino che si è visto senza ragione togliersi il posto di lavoro. Il prossimo passo di questa vicenda sarà l’udienza in cui si ascolterà l’ultimo teste del Pm per poi passare a quelli della difesa e quindi alle conclusioni.