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POZZUOLI/ Pane abusivo, chiuso forno per carenze igienico-sanitarie

POZZUOLI/ Pane abusivo, chiuso forno per carenze igienico-sanitarie
  • Pubblicato18 Novembre 2013
Durante il blitz dei carabinieri è stato chiuso un forno a Pozzuoli (foto marigliano.biz)

POZZUOLI – Nuova importante operazione dei Carabinieri della Provincia di Napoli che hanno sequestrato diversi quintali di pane potenzialmente tossico prodotto e venduto in modo abusivo. Alcuni forni illegali sono stati chiusi e sigillati nel napoletano.

ATTIVITA’ SOSPESA – A Pozzuoli ad un forno è stata sospesa l’attività di panificazione per mancanza delle condizioni igienico-sanitarie e delle autorizzazioni amministrative alla vendita. Sequestrati forni a Giugliano, Qualiano, Calvizzano, Afragola, Casavatore, Cicciano, San giuseppe vesuviano e 2 ad Acerra. A Torre Annunziata e a Castellammare di Stabia sono stati chiusi 2 panifici per carenze igienico sanitarie degli annessi laboratori. Vari quintali di pane sequestrato e denunce da parte dei militari dell’arma.

PANE COTTO CON BARE – «Ringraziamo i Carabinieri per quello che stanno facendo. Il pane tossico della camorra – dichiarano il presidente dei panificatori campani dell’ Unipan Mimmo Filosa ed il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli già assessore provinciale all’ agricoltura che da anni si battono contro questo fenomeno criminale – avvelena più del cibo contaminato coltivato sulla Terra dei Fuochi perchè lo mangiano tutti e tutti i giorni. Infatti viene cotto in forni abusivi, tra l’ altro in condizioni igieniche allucinanti, con scarti di rifiuti legnosi, legno verniciato e pieno di chiodi, addirittura in alcuni casi anche con quello delle bare. Come per tutti i legnami trattati compresi i gusci di nocciola, le sostanze tossiche delle tinture presenti sul legno, con il calore si sciolgono e si trasformano in resine che si depositano sulle pareti del forno. Poi, con le altissime temperature di cottura, questa resina velenosa e cancerogena si scioglie nuovamente e viene assorbita da pane, pizze e dolci e finisce nelle nostre tavole per poi essere mangiata generando in diversi casi gravi malattie anche di carattere tumorale».