di Angelo Greco
TARANTO – Non basta la superiorità numerica per oltre un’ora di gioco ai granata per uscire indenni dallo Iacovone. Una rete di Balestreri al 60′ consente ai tarantini di vincere contro la Puteolana. Gara ben giocata dai ragazzi di Potenza per un’ora di gioco fin quando i tarantini sono passati con un guizzo del loro centravanti. Ma che dopo il vantaggio dei padroni di casa non è mai riuscita a trovare il passo vincente. Potenza lascia in panca Napolitano, Manco, Pignalosa e Fioretti. In campo vanno D’Auria, Foggia, Pastore e Loiacono.
PRIMO TEMPO – Gara equilibrata nei primi minuti coi tarantini che provano a premere ma i granata si difendono con ordine. Nei minuti che vanno dal 20′ al 22′ il Taranto sfiora tre volte la rete, prima colpendo un legno poi impegnando severamente Despucches. Il tempo di riprendersi dallo sbandamento e la Puteolana riceve un regalo dai padroni di casa: capitan Policori si fa espellere dal direttore di gara per una manata ad un avversario, padroni di casa in 10 per oltre un’ora di gioco. I granata non si fanno ingolosire dalla superiorità numerica e lasciano il pallino del gioco agli avversari che però non sfondano, anzi è d’Auria a 10′ dal termine di primo tempo a far tremare i “delfini” con un preciso diagonale deviato da Marani.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa non cambia il canovaccio della gara il Taranto attacca senza sfondare i granata si difendono con ordine e provano a far male in contropiede. La palla migliore per la Puteolana ce l’ha Visciano che dal limite sfiora il gol con un tiro che termina di pochissimo a lato. Proprio quando la Puteolana sembrava non soffrire più gli attacchi rossoblu ecco puntuale la rete dei padroni di casa che spezza loro le gambe. Balestreri gira da “puntero” puro magistralmente un cross proveniente dalla fascia, 1 – 0 e la gara finisce qui. Per la restante mezz’ora la Puteolana non riesce ad imbastire una reazione degna di tal nome ed il Taranto gestisce senza problemi. Non era Taranto il campo dove raccogliere i punti salvezza, ma un’ora di gioco con la superiorità numerica ed un avversario non in giornata di grazia erano forse una ghiotta occasione da sfruttare.
