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TERREMOTO/ Dolore e strazio degli amici di Enzo «Non doveva partire»

TERREMOTO/ Dolore e strazio degli amici di Enzo «Non doveva partire»
  • Pubblicato31 Maggio 2012
Il capannone della BBG franato a seguito del sisma (foto You Reporter)

POZZUOLI –  “Tutta la quinta E lo ricorda con tanto affetto” c’è scritto in un messaggio degli ex compagni di scuola dell’ITIS di via Fasano dove Vincenzo Iacono si era diplomato come perito meccanico nel 1996 «Un ragazzo dall’animo gentile, sempre disponibile con tutti»  ricorda Antonio che con Enzo avevo condiviso la gita dell’ultimo anno di superiori a Praga. Sabato sera Vincenzo Iacono era stato a Pozzuoli per una pizza con gli amici. Quelli di sempre, con i quali era stato in vacanza e che durante i week end di ferie non disdegnava mai di incontrare. Insieme a lui Alessandra, la donna della sua vita, anch’essa di Napoli, conosciuta durante uno dei suoi viaggi in treno quando faceva la spola tra Pozzuoli e Mirandola.

L’INCREDULITA’ DEGLI AMICI –  Due giovani del sud, due storie di vita che si intrecciavano alla ricerca di un futuro migliore che da queste parti sempre essere diventato una chimera. Entrambi impiegati in fabbrica, lui alla BBG, azienda che produce componentistica meccanica per il settore biomedicale, lei in un’altra azienda della città. Una famiglia felice, una casa nella cittadina di Mirandola, quasi 25mila anima, due figliolette graziose di 3 e 6 anni e un futuro che veniva costruito passo dopo passo, sacrificio dopo sacrificio. «Enzo sei sicuro di partire? Ma è tranquillo il posto dove lavori?» gli avevano ripetuto più volte gli amici sabato sera «Mi hanno chiamato oggi, hanno detto che sono stati fatti tutti controlli, la struttura è idonea». Poi il dramma e l’incredulità martedì mattina quando la radio ha diffuso la notizia di una forte scossa di terremoto con epicentro proprio a Mirandola «Ma Enzo mica è partito?» «Si, purtroppo è partito, è lui una delle vittime».

GENNARO DEL GIUDICE