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SALUTE/ Il Cardo Mariano e la protezione del fegato

SALUTE/ Il Cardo Mariano e la protezione del fegato
  • Pubblicato18 Gennaio 2016

rimedi-naturali-cardo-mariano-apeSALUTE – Iperalimentazione, stress da alcolici; ed il nostro fegato in primis comincia a sentire “tutto questo veleno”, perchè i super-pasti delle “feste” associati ad alcolici e superalcolici avvelenano letteralmente il nostro corpo. Ed ecco allora uno dei migliori prodotti naturali, il Cardo Mariano.

PROTEZIONE DEL FEGATO – Del “Cardo Mariano”, noto da secoli, si conosce molto bene la sua capacità epatoprotettiva in quanto la pianta risulta utilissima come mezzo di prevenzione e terapia per diverse affezioni del nostro fegato. Il Silybum marianum (L.) è una pianta erbacea annuale o biennale chiamata comunemente cardo mariano, la cui parte utilizzata in medicina naturale è il frutto maturo essiccato. La droga contiene fino al 3% di flavonolignani (flavonoidi chiamati generalmente Silimarina) che costituiscono il complesso farmacologicamete attivo.  Le proprietà principali della silimarina sono rappresentate soprattutto dal suo potente effetto antiossidante. La potente attività epatoprotettiva della silimarina è dovuta infatti proprio alla riduzione dei perossidi lipidici e all’azione scavenger dei radicali liberi ma anche a tanti altri meccanismi che si stanno studiando nelle migliori università internazionali. Il cardo mariano si è rivelato un eccellente rimedio in caso di steatosi epatica (anche alcolica), il famoso fegato grasso e anche come una sorta di antidoto epatico nei confronti di abuso di alcol o di farmaci come paracetamolo e nimesulide, quando ovviamente si può operare solo con la medicina naturale e non quando si è ormai in condizioni di irreversibilità, quindi nei casi medio-lievi.

PROPRIETA’ – Accanto alle ben note proprietà epatoprotettive, il cardo mariano ha dimostrato grosse proprietà antiinfiammatorie ed anticancerogene. La silimarina infatti si è dimostrata in grado di diminuire drasticamente la proliferazione di cellule tumorali di varia natura tra cui quelle della prostata, ovaio, seno, polmone, cute e vescica. In un recente studio americano si è poi messo in risalto come la silimarina riduca i danni cellulari indotti dai raggi UVB, che avviano appunto la carcinogenesi (nascita di un tumore maligno). In vitro la silimarina induce apoptosi (morte cellulare) di alcune cellule di cancro della pelle (melanoma incluso).

IL CONSIGLIO – L’attività antiangiogenica (la silimarina evita la formazione di nuovi vasi che nutrono il tumore) è stata posta in evidenza in diversi tipi di cancro, in particolare è stato dimostrato come queste molecole blocchino il Vascular Endothelial Growth Factor (fattore di crescita dei vasi sanguigni) nelle cellule di carcinomi prostatici, mammari e polmonari. Nel frattempo utilizziamolo per disintossicarci. Consiglio l’utilizzo di Cardio Mariano contenente fino a 200 mg di flavonoidi espressi come silimarina fino a 2 volte al giorno.