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Regolamento copiato, il sindaco di Opera “bacchetta” il comune di Quarto

Regolamento copiato, il sindaco di Opera “bacchetta” il comune di Quarto
  • Pubblicato20 Maggio 2016
Ettore Fusco, sindaco di Opera
Ettore Fusco, sindaco di Opera

QUARTO – La vicenda del regolamento che sarebbe stato copiato da quello di un altro Comune è arrivata da dove in qualche modo era partita. E cioè da Opera, cittadina del milanese da cui sarebbe stato “preso” per gran parte il documento riguardante la disciplina sulle manomissioni stradali. Il sindaco di Opera, Ettore Fusco, ininterrottamente alla guida del Comune dal 2008, interviene direttamente dalla sua pagina Facebook.

Il sindaco Rosa Capuozzo
Il sindaco Rosa Capuozzo

“SIAMO LUSINGATI” «Siamo lusingati per il fatto che il lavoro di Opera sia preso ad esempio anche dai grillini di Quarto – esordisce il primo cittadino operese – Nulla di male se non fosse, però, che per loro siamo tutti ladri e incapaci. E allora mi domando perché non se la sbrigano da soli i figli del vaffa… day, anziché fare costose commissioni consiliari, con tanto di gettoni di presenza, per limitarsi a copiare regolamenti che possono avere a costo zero?». In realtà c’è da aggiungere che di “grillini” al Comune non ce ne sono, almeno in teoria. E questo per decisione del direttorio dei 5 Stelle che a gennaio scorso ha non solo espulso il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo, ma anche imposto il “ritiro” del simbolo del Movimento. Ma è altrettanto vero che di regolamento sulle manomissioni se ne iniziò a parlare già ad ottobre, quando i pentastellati erano in piena regola insediati a via De Nicola.

Lorenzo Paparone (M5S) è il nuovo presidente del consiglio comunale
Lorenzo Paparone

PARLANO GLI “EX” – E sempre sul social, questa volta di parte flegrea, si sono aggiunti altri commenti volti a chiarire la posizione di chi si è sentito tirato in ballo. Tra questi l’ex presidente del consiglio comunale, Lorenzo Paparone: «Io so solo che durante il periodo in cui ero presidente del consiglio comunale (fino al 21 gennaio, ndr) non ricordo che alcuna commissione lavorasse sul regolamento in questione. Poi se è stato copiato dovremmo chiederlo a chi ha firmato la proposta che è stata portata in consiglio comunale». Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex assessore al Bilancio, Umberto Masullo, che invece si era dimesso il 31 dicembre: «Non si è mai iniziato ad ottobre, il progetto sulle manomissioni era una idea in embrione del consigliere Lo Sardo, ma sino alle mie dimissioni non era mai stato messo in cantiere. Piuttosto senza nulla togliere al lavoro fatto (comunque fatto) dal consigliere Lo Sardo, ribadisco che, in presenza di problematiche ben più importanti, il regolamento sulle manomissioni poteva attendere anche in considerazione che l’attuale normativa sia nazionale che comunale disciplinano ampiamente la materia».

COPIATO, SI O NO? Dunque, chi è intervenuto sembra voler prendere le distanze da quanto avvenuto. Ma nessuno, almeno fino ad ora, ha speso una sola parola per smentire che si sia trattato di una copia “spiccicata” del regolamento adottato ad Opera, al quale sono state aggiunte piccole modifiche per adattarlo alle esigenze locali. Ma restano identici interi articoli, il loro ordine, i richiami a punti precedenti e persino la denominazione.