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QUARTO/ Via Caselanno ancora “out”, e il maltempo ci mette del suo – LE FOTO

QUARTO/ Via Caselanno ancora “out”, e il maltempo ci mette del suo – LE FOTO
  • Pubblicato25 Febbraio 2015

di Alessandro Napolitano

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Gli interventi in via Caselanno

QUARTO – E’ senza dubbio diventata la strada più “sfortunata” della città. E’ il tratto di via Caselanno compreso tra via Campana e via Seitolla, chiuso per mesi per lavori e poi finalmente riaperto. Ma solo per 48 ore, prima che un cedimento obbligasse i tecnici del Comune a chiudere di nuovo al transito quelle poche centinaia di metri di asfalto. Che però risultano essere di notevolissima importanza dal punto di vista della viabilità, un vero e proprio sfogo per l’antica via romana.

TEMPI INCERTI – Dall’Ufficio Tecnico fanno sapere che a breve verrà ripristinata del tutto la viabilità. Ma occorreranno altre due settimane per poterla percorrere con un manto d’asfalto del tutto nuovo e senza più problemi. Ieri gli operai hanno iniziato i lavori per riparare al “collasso” della strada, andando persino a portare via tratti di asfalto posato da pochissimo tempo. Ma a rallentare per l’ennesima volta il tutto, ancora la pioggia. Che probabilmente farà slittare ulteriormente i tempi per la riapertura al traffico. Era il luglio del 2014 quando la strada venne chiusa per la realizzazione di un’importante condotta fognaria. Secondo la tabella di marcia stilata da via De Nicola, però, i lavori si sarebbero dovuti concludere a metà settembre. Ed invece sono proseguiti fino a pochi giorni fa.

CEDE SOTTO LA PIOGGIA – Poi, come detto, finalmente la riapertura. Durata pochissimo, prima che l’acqua piovana andasse a scavare dove erano stati realizzati altri lavori, quelli per la posa di alcuni cavi elettrici. Il risultato è stato lo scoramento degli automobilisti e dei residenti che da 8 mesi attendevano la riapertura della strada. Insomma, la “sfortuna” più nera per quel tratto di strada. Se sfortuna si può chiamare lavori eseguiti in modo tale da resistere lo spazio di un paio di giorni.

LE FOTO

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