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QUARTO/ Tre rate da 2.500 euro: boss dei Polverino estorceva soldi ad associazione di volontariato

QUARTO/ Tre rate da 2.500 euro: boss dei Polverino estorceva soldi ad associazione di volontariato
  • Pubblicato21 Ottobre 2014

di Gennaro Del Giudice

L'arresto di Salvatore Liccardi nel 2011
L’arresto di Salvatore Liccardi nel 2011

QUARTO – Perfino un’associazione di volontariato impegnata nel settore socio-sanitario era finita nella morsa del clan Polverino a cui i volontari erano costretti a versare tre rate da 2.500 euro ogni anno per “stare tranquilli”. A condurre l’attività di estorsione era Salvatore Liccardi, 40 anni, detto “Pataniello”, esponente di spicco del clan egemone a Quarto e Marano e capeggiato da Giuseppe Polverino detto “’O Barone” arrestato nel 2012 a Jerez de la Frontera, in Andalusia. Pataniello, – secondo indagini condotte dai militari dell’Arma che hanno consentito di documentare un’attività estorsiva ai danno dell’associazione di volontariato impegnata in servizi socio sanitari nell’area flegrea, – aveva costretto le vittime a versare, dal 2009 al 2011, a Pasqua, Ferragosto e Natale, una tangente da 2.500 euro.

 

L’ARRESTO – Salvatore Liccardi, attualmente detenuto nel carcere di Secondigliano per associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, rapina ed usura, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli, su richiesta della DDA, per rapina ed estorsione con l’aggravante delle finalità mafiose. A notificargliela sono stati i carabinieri della Compagnia di Pozzuoli diretti dal Capitano Elio Norino e dal Tenente Gianfranco Galetta. Pataniello finì in carcere il 14 settembre del 2011 dopo essere sfuggito 4 mesi prima al maxi blitz che portò all’arresto di 39 affiliati al clan Polverino. Liccardi si era nascosto in una villetta a Quarto, al confine tra le zone di Pianura e Pisani. Al momento del blitz Liccardi era comodamente seduto sul divano ad assistere alla partita di Champions League tra Manchester e Napoli. Preso dal match, non ebbe nemmeno il tempo di darsi alla fuga quando i carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Napoli fecero irruzione nell’appartamento.

 

CUGINO D’ARTE – L’uomo è cugino di Salvatore Camerlingo, il candidato del Popolo delle Libertà alle scorse elezioni comunali di Quarto. Camerlingo fu arrestato insieme ad Armando Chiaro, altro candidato del PDL poi eletto consigliere comunale. Gli arresti furono eseguiti nel maggio 2011 su richiesta dei pm della Dda di Napoli Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Maria Cristina Ribera. Pochi giorni dopo l’arresto di Salvatore Liccardi finì in manette anche un altro elemento di spicco del clan, Luigi Carandente Tartaglia, 34 anni, detto “Gigino ‘a guerra”, catturato mentre passeggiava per il centro di Quarto.