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QUARTO/ Rifiuti, lo scandalo di via Maranese: impossibile fermare l’esercito degli incivili

QUARTO/ Rifiuti, lo scandalo di via Maranese: impossibile fermare l’esercito degli incivili
  • Pubblicato7 Gennaio 2015

di Alessandro Napolitano

viamaranese
Rifiuti in via Maranese

QUARTO – Una lotta contro i mulini a vento che oltre a costare in termini di immagine finisce per pesare anche sulla casse comunali, dunque sulle tasche dei contribuenti. E’ quella contro lo sversamento abusivo di rifiuti. Esempio lampante di ciò che ogni giorno avviene sul territorio ad opera di che, senza alcuno scrupolo, si disfa di rifiuti domestici e non solo, è via Maranese. Lungo la strada che collega Quarto con via Nullo a Licola, è enorme la quantità di rifiuti che “affiora” ogni mattina.

 

UNA DISCARICA PER TUTTI – E’ possibile trovare di tutto e per la ditta impegnata per conto del Comune nel servizio di raccolta è un lavoro ancora più sporco. Si tratta infatti di rifiuti praticamente indifferenziati che finiscono per far calare la percentuale di differenziazione raggiunta da via De Nicola, che con enormi sforzi si è attestata attorno al 62 per cento. Il tentativo da parte della polizia municipale di porre un limite allo sversamento abusivo, mediante l’istituzione di un senso unico in direzione Licola, è purtroppo servito a poco. E non solo per la sua limitazione temporale, di alcuni mesi. Ad agevolare il “lavoro” degli incivili, inoltre, il mancato funzionamento della telecamera collegata con il Comando di via Catuogno. Un problema noto da tempo, ma ancora irrisolto.

 

AMIANTO, QUANTO CI COSTI – Eppure tutto ciò rappresenta soltanto la punta dell’iceberg, almeno dal punto di vista economico. Il “grosso” riguarda lo sversamento di amianto e l’incendio di rifiuti. Il cui smaltimento ha costi enormi ogni anno: in media 20mila euro. L’ultimo “regalino” del 2014, però, ha fatto schizzare in alto la media appena vista. Alla ditta che si è aggiudicata l’affidamento, infatti, andranno quasi 15mila euro per il campionamento, caratterizzazione, selezione, rimozione e trasporto di lastre di amianto e rifiuti dati alle fiamme ritrovati in via Grotta del Sole. Chi se ne è disfatto avrebbe speso molto meno per il loro sversamento legale. Ma evidentemente ha voluto far partecipe l’intera cittadinanza dei costi che avrebbe dovuto sostenere, in una sorta di democrazia della munnezza.