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QUARTO/ Presentato in Procura esposto denuncia sulla “Quarto Multiservizi”

QUARTO/ Presentato in Procura esposto denuncia sulla “Quarto Multiservizi”
  • Pubblicato19 Giugno 2012
Francesco Dinacci

QUARTO – Il Partito Democratico, insieme ai consiglieri di opposizione, ha presentato un esposto denuncia sulla “Quarto Multiservizi”. Ad annunciarlo, attraverso una  dichiarazione congiunta di Francesco Dinacci (coordinatore PD Quarto) e Antonio Sabino (capogruppo PD Quarto):  «Abbiamo formalmente presentato questa mattina, con le firme del gruppo consiliare del P.D. e degli altri consiglieri d’opposizione, un esposto di denuncia alla Procura della Repubblica per fare chiarezza in modo definitivo sulla Quarto Multiservizi. –spiegano i due esponenti del PD.

NUOVE FIGURE –  Abbiamo chiesto formalmente che, a seguito delle dimissione dell’amministratore Unico comunicate in data 30/12/2011, successivamente alla revoca delle determine del 10/01/2012 n. 5 (procedura comparativa per la selezione di un institore) , n. 6 (nomina del nuovo amministratore mediante procedura ad evidenza pubblica), e n.7 (procedura comparativa per la selezione di n.3 sindaci effettivi e n. 2 sindaci supplenti), all’indizione della nuova procedura per l’individuazione delle stesse figure degli organi di vertice della Quarto Multiservizi, poichè alla data del 20/05/2012 non era stato pubblicato l’elenco dei soggetti che avevano partecipato al bando pubblico nè chi fossero i soggetti individuati per ricoprire le cariche richieste.

RILEVANZA PENALE –  La Procura della Repubblica – proseguono Dinacci e Sabino – voglia accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti, procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili. Siamo per fare un’operazione di verità e trasparenza senza lasciare piu’ nessuna ombra su questa pagina così delicata della soc. Quarto Multiservizi. Il Sindaco Giarrusso e la sua Amministrazione devono rispondere ai cittadini di ogni atto che producono, senza concedersi continuamente a logiche spartitorie che mortificano la vita pubblica della nostra comunità».