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QUARTO-POZZUOLI/ Discarica al Castagnaro, il sindaco Giarrusso si scaglia contro Istituzioni e Politica

QUARTO-POZZUOLI/ Discarica al Castagnaro, il sindaco Giarrusso si scaglia contro Istituzioni e Politica
  • Pubblicato28 Gennaio 2012
La manifestazione contro il pericolo discarica in via Spinelli

QUARTO/POZZUOLI –  Parteciperà anche il Sindaco di Quarto, Massimo Carandente Giarrusso, all’ Assemblea Pubblica organizzata dal Comitato “No alla discarica al Castagnaro”, che si terrà nell’aula consiliare del Comune di Quarto, in piazzale Europa, domani mattina alle 10,30. Dopo il consiglio straordinario tenutosi ieri che ha deliberato un No compatto al compost fuori specifica per il riempimento delle cave abbandonate o dismesse, si mobilitano i cittadini per tentare di arginare un pericolo che sembra reale. L’obiettivo è giungere a una soluzione pacifica della questione come accaduto, esattamente un anno fa, quando grazie alla mobilitazione di circa diecimila cittadini, fu scongiurata l’apertura di una discarica nelle cave di via Spinelli.

GIARRUSSO CONTRO ISTITUZIONI E POLITICA –  Intanto arriva anche il duro sfogo del primo cittadino quartese che dopo la determinazione  adottata in seno al Consiglio, si rivolge alle Istituzioni e alla politica: «E’davvero preoccupante quanto sta avvenendo in questi giorni, le voci che si stanno susseguendo in merito a questa presunta discarica sul nostro territorio. Non è possibile che ogni giorno finiamo sui media per vicende legate alla malavita organizzata e poi, ogni qualvolta nasce un problema in ambito provinciale o regionale è sempre Quarto ad essere scelta per risolverlo, quasi come se fossimo la ruota di scorta dei comuni campani.

Un sentiero nella zona del Castagnaro

PRECEDENTI –  E’ già accaduto per il Campo Rom nell’ex cementificio – accusa il sindaco –   per la discarica in via Spinelli: invece di avere un aiuto dalle istituzioni, veniamo puniti oltremodo. Mi rivolgo anche e soprattutto alla politica: i vertici della coalizione che rappresento a Quarto dovrebbero darci una mano in Provincia, in Regione, in Parlamento e invece veniamo spesso dimenticati e abbandonati al nostro destino. Rappresento e amministro circa 40 mila cittadini, la cui stragrande maggioranza è composta da persone perbene, con un alto senso di responsabilità e che non può essere penalizzata per il marcio di una minoranza. E’ ora di dire basta a questi soprusi: in quasi nove mesi ho cercato e sto cercando tutt’ora di dare una sterzata di legalità e trasparenza a questa città ma è tempo che le Istituzioni facciano la loro parte in maniera seria ed equa»