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QUARTO/ Offese e minacce al n.1 di Eav, già cancellate le scritte nelle tre stazioni

QUARTO/ Offese e minacce al n.1 di Eav, già cancellate le scritte nelle tre stazioni
  • Pubblicato13 Aprile 2017

QUARTO – Sono state cancellate a tempo di record le scritte realizzate nelle tre stazioni della linea Circumflegrea nella notte tra martedì e mercoledì. Ad essere presi di mira il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio ed il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

IL MOVENTE – «De Gregorio attento, fischia ancora il vento» recitava uno dei graffiti, quello all’ingresso della stazione di via Matteotti, mentre a Quarto Officina campeggiava «Umberto De Gregorio maiale». Restano ancora ignoti i responsabili, anche se il “movente” appare chiaro: una decisa reazione a quanto avvenuto lunedì scorso proprio nello stabilimento di Quarto Officina. Qui, tre writers che erano stati beccati a realizzare un graffito su uno dei treni in deposito, avevano poi spiegato il motivo del loro gesto, il tutto in diretta video su Facebook. Avevano ammesso le proprie responsabilità, pulendo poi simbolicamente il convoglio. Probabile che il “gesto” dei tre writers ed il loro “pentimento” non sia piaciuto ad altri. Una delle scritte comparse e poi cancellate a Quarto Centro recitava: «Viva i graffiti, voce del popolo», una sorta di rivendicazione a realizzare disegni con vernice spray un po’ ovunque.

20 TELECAMERE FUORI USO – Come detto, le scritte sono state rimosse ed il numero uno di Eav avverte: «Rassegnatevi amici incappucciati , noi andiamo avanti. Vi invito invece a venire a discutere a volto scoperto. E’ stata una occasione per fare un po’ di pulizia. Le scritte sono state tutte eliminate. Se le fanno di nuovo le eliminiamo di nuovo». Ora si attende anche il ripristino del sistema di video sorveglianza messo fuori uso da chi ha realizzato le scritte ingiuriose. Ben venti occhi elettronici resi “ciechi” con vernice rossa spruzzata sulle lenti. Il mancato funzionamento delle telecamere ha inoltre comportato l’automatico “spegnimento” dell’ascensore di via Matteotti.