Close
Quarto

QUARTO/ Nonni civici troppo “nonni”, scoppia una nuova polemica

QUARTO/ Nonni civici troppo “nonni”, scoppia una nuova polemica
  • Pubblicato7 Settembre 2016

nonniQUARTO – Hanno una media di età di 71 anni, con un “picco” di 81 e presto vigileranno all’esterno delle scuole della città. Sono i “nonni civici”, la cui graduatoria è stata resa pubblica lo scorso agosto. Secondo i sindacati, però, si tratta di persone troppo anziane per poter garantire un minimo di sicurezza con ragazzini adolescenti.

“TROPPO ANZIANI, SARANNO IN GRADO?” – L’ultima polemica è firmata Spi-Cgil e Cisl, i cui rappresentanti locali – Mario Poggiani e Alfonso Coppola – lanciano l’allarme: «Nulla contro queste simpatiche persone che fecero domanda già per l’anno scolastico passato, ma per impicci burocratici la lista dei quindici papabili è arrivata ai primi giorni di agosto. Leggendola si nota una media di persone, super abili, di circa 71 anni e con picco di anni 81. Saranno sicuramente in grado di fare il corso preparatorio sulla disciplina stradale ma, ed è la domanda che ci poniamo: saranno in grado di disciplinare i ragazzi di età tra i 6 e i 13 anni? Saranno in grado, in caso di rapidità esecutiva di movimenti, di bloccare i ragazzini indisciplinati? Per carità, chi ha voglia di rendersi utile è giusto che si proponga in aiuto ai più giovani. Ma la nostra proposta, mai considerata utile da questa Amministrazione, era quella di dare spazio anche ai giovani neo diplomati o laureati (con un voucher per l’impegno quotidiano) Giovani in affiancamento che potevano dare un aiuto ai ragazzini scolari e studenti illustrando la disciplina stradale e far sì che si sperimentasse, con l’aiuto dei nonni civici, l’andare a scuola passeggiando da un punto di ritrovo non molto lontano da scuola e non più facendosi accompagnare dai propri genitori, fin dentro l’aula scolastica».

A SCUOLA SENZA TRASPORTI – Eppure, con l’inizio dell’anno scolastico ci saranno ben altri problemi, ad iniziare da quello dei trasporti, così come lamentano ancora le due sigle sindacali. A pagare maggiormente saranno inoltre gli studenti disabili: «non potranno nemmeno raggiungere la scuola perché manca il bus disabili fermo in deposito per mancanza di assicurazione, collaudo ed autista – proseguono Spi-Cgil e Cisl – Certo che questa amministrazione ne lascia di inadempienze lungo il suo percorso».