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QUARTO/ Davide Secone si candida a sindaco: «Vedrete qualcosa di completamente diverso»

QUARTO/ Davide Secone si candida a sindaco: «Vedrete qualcosa di completamente diverso»
  • Pubblicato18 Aprile 2018

QUARTO – Davide Secone è il primo vero candidato sindaco a presentarsi alle prossime elezioni amministrative. L’ufficializzazione verrà “ratificata” sabato prossimo alle 18 nel piazzale Europa, proprio di fronte la sede del Comune che aspira a governare. L’occasione è un’assemblea pubblica durante la quale verrà presentata la lista “Costruiamo un’altra città”.

LA SQUADRA – Diverse le realtà che si sono aggregate attorno alla figura di Secone, come la squadra di “calcio popolare” Quartograd, Comitato per l’acqua pubblica, abitanti della contrade, consulta dei giovani, collettivo CAP 80010 e gli attivisti di Quarto Mondo, che negli anni scorsi si munirono di pale e ramazze per ripulire la tensostruttura di via Dorando Pietri. Quello di sabato prossimo non è solo un incontro elettorale, ma un vero e proprio invito ad eventuali “partner” intenzionati ad appoggiare la candidatura di Davide Secone: «Facciamo appello a tutte le forze politiche del paese che si riconosceranno nella nostra progettualità politica. Vedremo qualcosa di completamente diverso da come siamo stati abituati fino ad ora. Stiamo parlando con tanti, ma il test di verifica sarà l’appuntamento pubblico e vedere chi si presenterà».

I PUNTI DEL PROGRAMMA – Questi punti fondamentali del programma di “Costruiamo un’altra città”: «L’annosa questione della costruzione del doppio binario della circumflegrea, fino all’allargamento delle fasce orarie per un comune che dipende essenzialmente da quel collegamento, ponendo con forza questi temi all’azienda regionale Eav e alla regione stessa. Si deve tornare a parlare dell’emergenza abitativa in generale e delle pessime condizioni in cui vivono gli abitanti del Rione 219, cercando soluzioni alternative per migliorare la vivibilità di coloro che vivono lì. Si deve tornare a parlare di un piano urbanistico adatto alle esigenze del paese. Insomma, spostare l’asse di discussione da una campagna elettorale povera e che si prospettava essere impostata solo sulla domanda “chi si candida”, ad una campagna elettorale di qualità che deve necessariamente parlare di temi concreti e che  riguarda il paese e non le poltrone del consiglio comunale e della sua amministrazione».