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QUARTO/ Ctp, il sindaco al fianco dei lavoratori: firmata petizione per il diritto alla mobilità e alla retribuzione

QUARTO/ Ctp, il sindaco al fianco dei lavoratori: firmata petizione per il diritto alla mobilità e alla retribuzione
  • Pubblicato4 Ottobre 2018

QUARTO – Antonio Sabino, Giuseppe Martusciello e Giovanni Cecere. Sono rispettivamente i nomi del sindaco di Quarto, del vicesindaco e del consigliere anziano. I tre hanno sottoscritto la petizione sindacale Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per il riconoscimento dei diritti alla mobilità e alla retribuzione. La raccolta firme è indirizzata al sindaco della Città Metropolitana, Luigi de Magistris; alla Regione Campania e al prefetto di Napoli. «Il diritto alla mobilità è sancito dall’articolo 16 della Costituzione italiana e nella Carta dei diritti dell’Unione Europea. Il lavoratore ha diritto alla retribuzione ai sensi dell’articolo 36 della Costituzione; la regione Campania ha la funzione ed i compiti di programmazione e vigilanza dei servizi minimi di trasporto locale ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 28 marzo 2002 numero 3», si legge nel testo che accompagna la petizione.

PULLMAN FERMI DA SETTIMANE – La Compagnia trasporti pubblici (Ctp) gestisce il servizio di trasporto pubblico ed extraurbano nelle province di Napoli e Caserta per un totale di 72 comuni. Da settimane i pullman sono fermi e i pendolari costretti a fare i salti mortali per raggiungere la sede di lavoro. Le organizzazioni sindacali chiedono, dunque, attraverso la petizione di sbloccare le retribuzioni per i lavoratori della Ctp in modo da ripristinare il servizio di trasporto.  «Non risultano al momento atti concreti che possano determinare un’inversione di tendenza rispetto ad una condizione grave che ha determinato l’interruzione totale del servizio di trasporto pubblico locale, le cui ricadute si sono abbattute, inevitabilmente, sulla mobilità dei cittadini nell’area metropolitana di Napoli, della provincia di Caserta e sui lavoratori», incalzano i sindacati. Da qui la decisione del sindaco di Quarto di sottoscrivere la petizione: sono numerose, infatti, le lagnanze dei cittadini flegrei appiedati.