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QUARTO/ Camorra e mattone, nuova “mazzata” per il clan Polverino

QUARTO/ Camorra e mattone, nuova “mazzata” per il clan Polverino
  • Pubblicato15 Settembre 2016

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QUARTO – Affari per milioni di euro, con realizzazioni di importanti opere anche a centinaia di chilometri di distanza dalla “base”. Il tutto attraverso intestazioni fittizie e soprattutto grazie al reinvestimento di denaro del clan Polverino.

PRESTANOME INCASTRATI DALLE INTERCETTAZIONI – E Queste le ipotesi della Guardia di Finanza, del nucleo speciale di polizia valutaria di Roma e di Napoli, che hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di diversi soggetti. In tre sono finiti in carcere, quattro ai domiciliari e due hanno ricevuto il divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta. In cella è finito il 52enne Carlo Simeoli, genero di Angelo Simeoli, alias “bastone”. Secondo il gip, Simeoli avrebbe intessuto stretti rapporti con alcuni imprenditori ed esperti di finanza e fisco Tra questi i commercialisti Giovanni, Andrea e Luca De Vita, oltre a Roberto Imperatrice, imprenditore nel campo della ristorazione. «Le intercettazioni e le indagini finanziarie, costituite da approfonditi esami di natura documentale e bancaria – spiegano i magistrati della Direzione distrettuale antimafia – hanno evidenziato come i citati professionisti e imprenditori, pur conoscendo perfettamente i gravi trascorsi giudiziari della famiglia Simeoli, prestanome di un clan camorristico, abbiano comunque agevolato; attraverso mirate interposizioni societarie e complesse operazioni di riciclaggio, la realizzazione di una serie di investimenti immobiliari gestiti da diverse società direttamente e indirettamente riconducibili a Carlo Simeoli».

OPERE PER MILIONI DI EURO – In particolare, tra le opere realizzate grazie a questo “sistema”, ci sarebbero un centro sportivo con annessi 120 box auto per un valore complessivo stimabile in più di dieci milioni di euro, nel quartiere Vomero di Napoli (i cui lavori sono stati peraltro bloccati per violazioni di natura urbanistica) e quella di un centro commerciale di notevoli dimensioni a Zumpano (Cosenza), con annesso cinema multisala. A finire sotto la lente della Dda lesocietà Holding Project S.r.l., l’Immobiliare Belvedere S.p.a., la GE.KO Costruzioni s.r.l., la G.S.I. S.r.l., la Rossotramonto S.r.l. e la Due! Village CS S.r.l..

INTESTAZIONI FITTIZIE – Spiegano ancora dall’Antimafia: «gli indagati hanno posto in essere una serie di operazioni d’intestazione di fittizia, aventi ad oggetto quote societarie, dissimulando gli effettivi rapporti d’interesse tra i soci di fatto, al fine specifico di sviare il corso dei procedimenti penali relativi alle operazioni societarie del gruppo Simeoli. Tali operazioni d’intestazione sono state a volte registrate “in diretta” durante la loro concertazione da parte dei professionisti del gruppo, grazie alle intercettazioni ambientali»