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Quarto

QUARTO/ Blitz della Finanza in un deposito, sequestrati cosmetici falsi

QUARTO/ Blitz della Finanza in un deposito, sequestrati cosmetici falsi
  • Pubblicato25 Settembre 2018

QUARTO – Cosmetici contraffatti, blitz della Finanza in un deposito di Quarto. Le fiamme gialle hanno fatto irruzione in un locale e hanno sequestrato 1.842 prodotti destinati alla cosmesi ed alla cura della persona. I prodotti, finiti sotto chiave, presentavano marchi di note griffe. I cosmetici erano pronti per essere immessi sul mercato: i cartellini e le confezioni avrebbero tratto in inganno gli acquirenti. Da qui l’intervento dei militari della Finanza che hanno sequestrato la merce. Nel corso delle ultime giornate sono stati intensificati i servizi volti al contrasto del fenomeno della contraffazione di brevetti e marchi registrati. Operazioni tese a garantire la sicurezza dei prodotti e dei consumatori. I servizi a largo raggio hanno riguardato anche altre zone della provincia di Napoli.

SIGILLI – I militari del gruppo di Frattamaggiore, a seguito di un’attività info-investigativa, che ha dato avvio ad un’operazione, articolata su più interventi, hanno sequestrato capi di abbigliamento contraffatti e prodotti destinati alla cosmesi ed alla cura della persona. Individuato a Casoria un deposito al cui interno sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 10.960 capi di abbigliamento, recanti marchi di note marche. Gli indumenti erano stivati all’interno di scatole di cartone, muniti di cartellini con i relativi prezzi di vendita; erano pronti per la commercializzazione e data la loro ottima finitura, l’acquirente sicuramente sarebbe stato tratto in inganno. Inoltre, nell’ambito di un ulteriore servizio a Frattaminore e Caivano sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 1.334.864 prodotti per la casa e per la cura della persona non sicuri, senza marchio Ce e senza etichetta in lingua italiana, non conformi alla direttiva 2001/95/ce. Al termine di tale operazione, finalizzata al contrasto della contraffazione, quale moltiplicatore d’illegalità e fonte di danneggiamento del mercato che sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, sette responsabili sono stati deferiti alle Autorità Giudiziarie territorialmente competenti.