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QUARTO/ 7 marzo 2012: la storica cattura del boss Giuseppe Polverino – IL VIDEO

QUARTO/ 7 marzo 2012: la storica cattura del boss Giuseppe Polverino – IL VIDEO
  • Pubblicato7 Marzo 2016

QUARTO – «E’ finita». Furono queste le uniche parole pronunciate da Giuseppe Polverino,una volta accerchiato ed immobilizzato da carabinieri e militari Guardia Civil. Esattamente quattro anni fa finiva lunga latitanza del boss indiscusso dell’omonimo clan, iniziata nel 2006. Giuseppe “’o Barone” Polverino venne catturato in Spagna, a Jerez de la Frontera.

barone_videoIMPERO DA UN MILIARDO DI EURO – Con lui il braccio destro Raffaele Vallefuoco. Inutili le carte di identità false mostrate ai militari, da tempo sulle tracce di uno dei latitanti considerato tra i più potenti e ricchi della malavita organizzata italiana. Capace di tessere stretti rapporti anche con Cosa Nostra e di erigere un impero economico stimato attorno al miliardo di euro. E soprattutto considerato il più grande trafficante di hashish d’Europa, i cui introiti sono stati poi reinvestiti nell’edilizia, non solo in Italia, ma anche in terra iberica. Passeggiava assieme a Vallefuco, ignaro del fatto che intorno a lui non c’erano semplici passanti: erano tutti militari in abiti borghesi ed armati di tutto punto. Provò ad aumentare il passo, Giuseppe Polverino, una volta accortosi di essere oramai in trappola.

L’ESTRADIZIONE E LA CONDANNA – Venne immobilizzato in pochi istanti e portato nel suo “covo”. Dove, nascosti nelle intercapedini dell’impianto di climatizzazione, c’erano decine di migliaia di euro. Ed un “pizzino”, un messaggio recapitatogli da poco dall’Italia e contenente informazioni circa un nuovo affare da concludere. In Spagna il boss ci rimase pochi mesi. Il 4 maggio successivo all’arresto venne estradato in Italia e con un colpo di scena optò per il processo con rito abbreviato, a differenza di tanti suoi affiliati. In primo grado è stato condannato a 20 anni di carcere, poi ridotti a 17 in Appello.l’ Guarda il video della cattura