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POZZUOLI/ ZTL a via Napoli: «Caro Sindaco, mi sento un residente bastonato»

POZZUOLI/ ZTL a via Napoli: «Caro Sindaco, mi sento un residente bastonato»
  • Pubblicato31 Marzo 2015
paliPOZZUOLI – E’ polemica dopo la chiusura delle rotonde lungo la ZTL di via Napoli. Tra le numerose segnalazioni giunte alla nostra redazione, pubblichiamo la lettera di Fabrizio Vallario, professionista puteolano residente nella zona.
LA LETTERA – Salve sono un libero professionista puteolano che per lavorare è costretto, nonostante la laurea in ingegneria, a percorrere circa 4000 km al mese, visto che nell’area flegrea lavorano solo i soliti noti, e per tutti gli altri ci sono le briciole. Vorrei tante fosse possibile rendere più visibile la seguente lettera: Caro signor Sindaco, carissimi assessori, consiglieri, tecnici comunali … “veniamo noi con questa mia addirvi una parola” Premesso che lo scrivente è sempre stato a favore dei cambiamenti, anche quelli poco popolari, che però portano evidenti benefici alla collettività, e faccio riferimento ai sensi unici creati per decongestionare le strade dal traffico negli orari di punta, una serie di domande però devo per forza di cosa porle, e mi perdonerete un pizzico di intrinseca insolenza: Come è possibile migliorare la viabilità lungo corso Umberto, riducendo di fatto il numero di varchi del 50%? Qualcuno si ricorda che siamo in una zona ad alto rischio sismico e potrebbero essere necessarie ulteriori vie di fuga in caso di emergenze? Nella sventurata ipotesi che bisogna entrare con ambulanze, mezzi di soccorso, autocisterne dei vigili del fuoco, ci si è resi conto che la creazione di barriere ha ridotto i percorsi di accesso agli edifici residenziali ? E, cosa che ricade nella banalità della vita di tutti i giorni, se un figlio non residente ha necessità di andare a trovare i genitori residenti anziani e ammalati, per portare un po’ di spesa, casse d’acqua, ed altro, bisogna fare una richiesta a direttamente al Ministero o c’è una minima possibilità di accedere senza essere multato? Se sono fuori per lavoro, visto che da noi scarseggia (ma non per tutti), e mia moglie deve portare la bimba febbricitante dal pediatra, non posso nemmeno approfittare della disponibilità e del passaggio di un genitore, un suocero, un fratello, un amico, perché non residenti? Mi scuserete se il mio senso civico si ribella, ma le regole per essere accettate dovrebbero essere giuste oltre che efficaci! Firmato: Un residente bastonato Fabrizio Vallario Ringraziando anticipatamente per la disponibilità saluto cordialemente