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POZZUOLI/ Veleni nel lago, saltano i prelievi. La denuncia: «Costernati dal comportamento del Comune»

POZZUOLI/ Veleni nel lago, saltano i prelievi. La denuncia: «Costernati dal comportamento del Comune»
  • Pubblicato6 Novembre 2013
Il Verde Paolo Tozzi e l'ecorottamatore Francesco Emilio Borrelli al lago Lucrino

POZZUOLI – Il giorno tanto atteso è arrivato, ma nessun monitoraggio è iniziato. Oggi sarebbero dovuti partire i prelievi dal lago Lucrino e dalla zona di Licola in seguito alle dichiarazioni scioccanti dell’ex pentito di camorra Carmine Schiavone secondo cui nei fondali di Lucrino ci sarebbero rifiuti tossici. A confermare i mancati prelievi è l’assessore all’ambiente, Franco Cammino: «Per ora abbiamo fatto i sopralluoghi, l’Arpac adesso stilerà un programma di intervento da sottoporre all’assessore regionale Giovanni Romano che ad horas stabilirà i mezzi da impiegare».

IL DISSENSO – Ma non ci stanno gli Ecorottamatori. «Fummo entusiasti quando il Comune di Pozzuoli annunciò che oggi sarebbero iniziati i carotaggi, i primi in Campania tanto che lo segnalammo anche in diretta radiofonica – dice il leader degli ecorottamatori Francesco Emilio Borelli – Siamo costernati dal verificare che invece è ancora tutto fermo. Sono necessari per ottenere una mappatura dei luoghi inquinati, soprattutto per quanto riguarda il lago D’Averno, più profondo e isolato rispetto a quello di Lucrino e quindi più adatto per nascondere fusti e tossicità».

PROTESTA DEI VERDI – Proprio a quei laghi si sono presentati stamattina i Verdi per manifestare il loro dissenso contro il mancato inizio dei lavori che dovrebbero far luce sulla presenza o meno di veleni all’interno dei siti. «Si deve dare massima priorità alle analisi dei terreni, dei laghi e di tutti quei luoghi ritenuti inquinati dall’ex boss – spiega Paolo Tozzi consigliere comunale dei Verdi – è necessario avere la mappatura con tutti i dati di ciò che è stato sversato, quando e dove».

I TEMPI SI ALLUNGANO – Durante i sopralluoghi di ieri fatti dal primo cittadino con Arpac, Commissione Ecomafie e Asl, il sindaco Figliolia ha detto: «In attesa di trovare risorse e mezzi necessari ad avviare i controlli approfonditi, per dare una risposta concreta e urgente alla cittadinanza, ho chiesto  all’Arpac di rendere noti i campionamenti mensili compiuti negli ultimi mesi, per quanto riguardo la qualità delle acque e i sedimenti dei fanghi del bacino lacustre. Appena l’Arpac ce li fornirà, li renderemo noti a tutti». L’assessore Franco Cammino ha aggiunto che con Arpac, Regione e Genio Civile il Comune «sta lavorando alla stesura di un piano complessivo per i tanti interventi da compiere per l’avvio concreto delle bonifiche, pur comprendendo le difficoltà economiche e logistiche per una azione di tale impatto».

 

Oggi dovevano partire i prelievi al lago flegreo

CONTRARIO ALLA BONIFICA – per ora il consigliere Tozzi: «Non si può parlare di risanamento senza prima conoscere quali luoghi vanno ripuliti. Sono contrario alla bonifica perché è solo un modo per regalare soldi alla malavita, il Governo ha annunciato un grosso finanziamento ma nulla può essere fatto senza far partire prima i carotaggi, sono gli unici mezzi che possono rivelare quale sia la situazione reale di sversamento». E ha aggiunto: «Chiederemo di stanziare i finanziamenti quanto prima, è un dovere e un diritto che i cittadini chiedono a gran voce. È un genocidio di stato, è una situazione gravissima di cui avremo effetti per moltissimi anni.  Le cifre sugli aumenti di malattie tumorali sono da emergenza sociale. È una vergogna che siano rimasti secretati i verbali di Schiavone per 16 anni, lo Stato è responsabile, bisogna far sapere al popolo la verità una volta e per tutte».   

TRACCIABILITA’ DEI CIBI – Ma il popolo non si fida più di ciò che mangia e teme per la propria salute, anche per questo i Verdi hanno una proposta: «In Consiglio comunale chiederò nuovamente la tracciabilità dei prodotti alimentari, con la data,il luogo e la provenienza, così da esser sicuri di ciò che mettiamo in tavola – conclude il capogruppo del Sole che Ride al comune di Pozzuoli, Tozzi – ma senza sapere quali sono veramente i terreni inquinati nulla potrà servire a tutelare noi cittadini. Credo che la posizione del sindaco e dell’amministrazione comunale sia debole, si è molto più attenti a mantenere gli equilibri politici con il governo regionale che affrontare con prontezza tale terribile genocidio».

VIOLETTA LUONGO