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POZZUOLI/ Strage del bus, indagine nazionale sulla sicurezza delle barriere autostradali

POZZUOLI/ Strage del bus, indagine nazionale sulla sicurezza delle barriere autostradali
  • Pubblicato6 Ottobre 2018
Le operazioni di recupero del bus schiantatosi giù dal viadotto

POZZUOLI – Partendo dall’inchiesta sulle cause della sciagura del bus caduto in una scarpata, che causò la morte di 40 persone il 28 luglio 2013 su un viadotto dell’ A16 Napoli-Canosa, la Procura di Avellino potrebbe aprire un’indagine a livello nazionale sulla sicurezza delle barriere protettive lungo la rete autostradale. Lo si apprende da fonti giudiziarie. Nella giornata di ieri ha avuto inizio la requisitoria dell’accusa nel processo contro 15 imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni per la tragedia del bus.

LA PERIZIA – Ad ampliare il raggio d’azione della Procura potrebbe essere in particolare la perizia del professor Felice Giuliani, docente di ingegneria all’università di Parma, che ha messo sotto accusa la scarsa manutenzione delle barriere e dei “tirafondi” (i bulloni che bloccano i “new jersey” alla sede stradale) che, se non fossero risultati usurati, avrebbero «derubricato al rango di grave incidente stradale» quello che ha invece causato la morte di 40 persone.