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Cronaca Primo Piano

POZZUOLI/ Sequestro da 20 milioni, sigilli a “Villa delle Ninfe”

POZZUOLI/ Sequestro da 20 milioni, sigilli a “Villa delle Ninfe”
  • Pubblicato3 Aprile 2017

POZZUOLI – Ci sono anche un ristorante di Pozzuoli e un bar a Lago Patria tra i beni fini sotto sequestro da parte della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli. Si tratta del centro per ricevimenti “Villa delle Ninfe” e del “Noah Cafè”. I beni sono tutti riconducibili ai fratelli Bruno, Salvatore e Assunta Potenza, nota famiglia di imprenditori attivi soprattutto nel campo della ristorazione.

INDAGINI PATRIMONIALI – I sequestri – disposti dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli – riguardano anche attività commerciali di Milano e comprendono auto, terreni, appartamenti e conti correnti: il valore totale ammonta a ben 20 milioni di euro. Secondo la Dia di Napoli «con le nuove indagini patrimoniali, si è acclarato che una parte consistente delle principali attività di ristorazione del lungomare di via Caracciolo e del quartiere di Chiaia costituivano il frutto del reimpiego di capitali illeciti, in parte anche riferibili a Salvatore Lo Russo, al vertice dell’omonimo sodalizio camorristico di Miano ed oggi collaboratore di giustizia, nonché della stessa famiglia Potenza, in particolare a Mario Potenza (o’ chiacchierone) e Bruno Potenza, i quali, esponenti storici fino a tutti gli anni ’90 del contrabbando di sigarette, si sono poi dedicati stabilmente all’usura nel cui ambito reinvestivano gli stessi proventi così accumulati nel corso degli anni».