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POZZUOLI/ Scuole al gelo, Figliolia si scaglia contro De Magistris: “E’ sua responsabilità”

POZZUOLI/ Scuole al gelo, Figliolia si scaglia contro De Magistris: “E’ sua responsabilità”
  • Pubblicato11 Gennaio 2017

demagistris

POZZUOLI – E’ un duro attacco quello del sindaco Figliolia Luigi De Magistris, accusato di disinteresse per le scuole di Pozzuoli di competenza della Città Metropolitana e dunque dell’ex magistrato. «È assurdo quanto sta accadendo negli istituti scolastici superiori della città di Pozzuoli – ha scritto il sindaco Figliolia sulla propria pagina Facebook, seguito poi da una nota stampa – I ragazzi sono costretti a seguire le lezioni al gelo a causa di un disinteresse della Città Metropolitana di Napoli a cui spetta la competenza. Il sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris, è stato sollecitato dal rientro a scuola dei ragazzi, tre giorni fa per prendere in considerazione la situazione. Ad oggi gli alunni sono costretti a stare al freddo e stanno saltando le lezioni. Sfido lui a stare nelle aule gelate, per ore seduto a seguire lezioni».

figlioliaATTI VANDALICI DURANTE LE FESTE – Figliolia, poi, sottolinea come alcune scuole di competenza di via Tito Livio, oggetto di atti vandalici durante la pausa natalizia, siano state poi raggiunte dai tecnici che hanno risolto i problemi: «Le scuole di competenza comunale – materne, elementari e medie – sono state al centro di un atto vandalico durante le vacanze natalizie. Danno che abbiamo riscontrato con il rientro in aula lunedì, e a cui abbiamo posto subito rimedio, chiedendo scusa alle famiglie e al personale coinvolto. De Magistris tenga in considerazione il territorio metropolitano, troppo spesso messo da parte. È sua responsabilità rispondere alle richieste e alle esigenze o sarò costretto a chiedere ad organi superiori l’intervento per chiudere gli istituti fin quando non sarà rientrata l’emergenza freddo».Dunque, lo scontro tra i due sindaci si consuma sul web. In attesa di una eventuale replica di Luigi De Magistris. E soprattutto di una sua “reazione” fattiva.