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POZZUOLI/ Scarcerato “Spaghetto”, il braccio destro del boss fantasma

POZZUOLI/ Scarcerato “Spaghetto”, il braccio destro del boss fantasma
  • Pubblicato20 Agosto 2018
Marco Gelminno

POZZUOLI – E’ stato scarcerato Marco Gelminno, 22 anni, detto “Spaghetto”, uno dei fedelissimi di Carlo Avallone, l’aspirante boss di Pozzuoli stanato alla vigilia di Natale. Gelminno fu arrestato la sera del 13 dicembre tra le case popolari dei “600 alloggi” di Monterusciello durante un blitz dei carabinieri. Insieme a lui finì in manette anche Gabriele Sgamato, 26 anni, alias “Biella”, scarcerato 19 giorni dopo. Alla vista dei militari “Spaghetto” puntò una pistola revolver calibro 10.35 con 6 cartucce tamburo contro un carabiniere per poi desistere, gettare l’arma e tentare la fuga a piedi, ma fu immediatamente raggiunto e bloccato.

Carlo Avallone

LA GUERRA – Erano i mesi della guerra unilaterale che Avallone e la sua banda avevano lanciato ai reduci dei clan Longobardi e Beneduce. Mesi di stese, minacce, pusher gambizzati ed estorsioni ai danni commercianti. Un’escalation criminale che si concentrò soprattutto nei quartieri di Monterusciello e Licola e al mercato ittico all’ingrosso di Pozzuoli, dove uomini armati con pistole e mitra minacciarono i mercatali. Dopo la scarcerazione di Gelminno, preceduta da quelle di Sgamato, Massimiliano Ferri e Vincenzo Viola, degli arrestati di quei giorni resta in carcere il solo Carlo Avallone, il 30enne stanato dai reparti speciali dei carabinieri in una villetta di Pescopagano.