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POZZUOLI/ Rapina alla kebaberia, parla Karim: «Che delusione era un mio cliente, l’ho visto crescere»

POZZUOLI/ Rapina alla kebaberia, parla Karim: «Che delusione era un mio cliente, l’ho visto crescere»
  • Pubblicato1 Settembre 2014

di Violetta Luongo

Karim è molto amereggiato
Il 27enne Karim Messaoudi titolare della kebaberia rapinata

POZZUOLI – «La delusione più grande è stata scoprire che uno dei rapinatori era un mio cliente fisso, veniva anche otto volte al mese, tempo fa, aveva perso il lavoro, gli regalai un cartone di birra. Posso dire che l’ho visto crescere», con amarezza parla Karim Messaoudi raccontando la rapina che ha subito la scorsa notte. “Kebab orientale Chez Karim” in corso Matteotti è un punto di riferimento per i molti avventori che fino a notte tarda degustano le prelibatezze della sua cucina etnica. E tra questi clienti c’è anche Gaetano Chiaro, un acquirente abituale che dall’età di 12 anni frequenta il locale di Karim e che la scorsa notte ha tentato di rapinarlo.

NON AVREI MAI IMMAGINATO CHE CI SUCCEDESSE – «Ci conoscono tutti non avrei mai immaginato che ci succedesse una cosa del genere. Erano intorno alle 4.20 di mattina – spiega il 27enne Karim – il negozio era chiuso da un’ora ed io e un mio collaboratore stavamo facendo le pulizie al piano di sotto, quando abbiamo sentito urlare, schiamazzi senza senso per spaventarci e forse non farci risalire. Le voci erano indistinte e diverse, sono salito per metà rampa quando ho visto un uomo, con il volto coperto da una maglietta rossa, prendere il registratore di cassa con meno di 60 euro dentro e fuggire via. Il palo, con una sciarpa blu e nera sul volto, era davanti alla porta, e quando sono usciti li abbiamo inseguiti». Con voce ferma parla Karim, ragazzo coraggioso e generoso, algerino d’origine ma nato a Napoli, ora vive a Pozzuoli in via Napoli.

I RAPINATORI SI PENTONO – «I due malviventi sono arrivati in piazza Matteotti, lì era ferma un’auto ad aspettarli con motore spento e altre due persone fuori dalla vettura – continua il titolare – quello che aveva preso la cassa si è seduto al posto del guidatore, mi sono scagliato su di lui, aveva il finestrino a metà, l’ho afferrato per il busto e facendo questo il vetro si è rotto e mi sono pure tagliato, gli ho tolto la maglia che lo copriva il volto, è stato allora che l’ho riconosciuto. Deve aver visto la mia faccia stupita e delusa perché ha cominciato ad urlare “scusami Karim, scusami. Lo sapevo proprio a te non dovevamo”». L’altro passeggero con la cassa sulle ginocchia, è stato afferrato dal collaboratore del locale con il quale è iniziata una colluttazione. Gli altri due uomini sono invece fuggiti a piedi. Bloccati i rapinatori, armati di una pistola giocattolo, in attesa della polizia, numerose le persone che si sono avvicinate e hanno tentato di aiutare le due vittime, quasi scagliandosi contro i due malviventi con offese e strattoni. In quindici intorno ai due malfattori, arrestati poi e condotti al carcere di Poggioreale.

SOLIDARIETA’ SUL WEB – Tutti in città conoscono il locale di via Matteotti, già quattro anni fa fu vittima di un incendio, e apprezzano il giovane Karim come un gran lavoratore onesto, sul web tanti i messaggi di solidarietà per lui e per la sua famiglia, il padre è in Italia da quasi 40 anni e lo dice con orgoglio. Trascorse neanche 24 ore dall’episodio il locale è già aperto con la stessa fiducia nel prossimo. «Già c’è la crisi, noi commercianti non possiamo pure metterci paura di lavorare – conclude Karim – dobbiamo mangiare e per farlo dobbiamo assolutamente stare aperti e lavorare».