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POZZUOLI/ Rapina a centro scommesse, arrestato “figlio d’arte”

POZZUOLI/ Rapina a centro scommesse, arrestato “figlio d’arte”
  • Pubblicato7 Febbraio 2015

di Gennaro Del Giudice

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Salvatore Di Costanzo, arrestato ieri dalla Polizia

POZZUOLI – Ha tentato la fuga in pigiama ma è stato bloccato dai poliziotti mentre scappava per le scale del palazzo. Così è finito in carcere Salvatore Di Costanzo, 18 anni, “figlio d’arte”, accusato di aver rapinato un centro di scommesse sportive a Via Napoli. Salvatore è il figlio di un “pezzo da novanta” del clan Longobardi-Beneduce di Pozzuoli, Francesco Saverio Di Costanzo, attualmente detenuto per associazione a delinquere di tipo mafioso e condannato (lo scorso 12 gennaio) a 12 anni di carcere insieme ai boss Gennaro Longobardi e Gaetano Beneduce per estorsione ai danni di imprenditori puteolani. Il giovane lo scorso 30 gennaio, insieme a un complice, seminò il terrore in un centro di scommesse sportive portando via un bottino di circa 1500 euro. Un raid che fu ripreso dalle telecamere del locale, che consegnarono agli investigatori l’identikit dei due. Salvatore Di Costanzo è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria dagli agenti del Commissariato di Polizia di Pozzuoli diretti dal vice Questore aggiunto Pasquale Toscano al termine di articolate indagini.

 

Francesco Saverio Di Costanzo, condannato a 12 ani
Francesco Saverio Di Costanzo, condannato a 12 ani

LE INDAGINI – Il 18enne e il complice, benché travisati, furono ripresi dalle telecamere che riuscirono a restituire agli investigatori importanti indizi per risalire alle loro identità. Infatti proprio analizzando i vari fotogrammi, i poliziotti sono riusciti a ricostruire l’identikit di Di Costanzo che, impugnando una pistola, aveva minacciato i presenti, mentre il complice brandiva un coltello. Ben chiare anche le immagini in cui ritraggono l’abbigliamento indossato. I poliziotti, nella tarda mattinata di ieri, si sono diretti presso l’abitazione del giovane a Via Napoli dove hanno effettuato una perquisizione. Il 18enne era solo in casa. Inutile è stato il suo tentativo di condurre i poliziotti nella cameretta della sorella, volendo far credere che fosse la sua.

 

IL TENTATIVO DI FUGA – Quando i poliziotti sono entrati nella sua camera, il giovane ha assunto un comportamento piuttosto irrequieto tanto che, al ritrovamento di una felpa a strisce e di un giubbotto di colore scuro con cuciture trasversali, uguale all’abbigliamento indossato da uno dei rapinatori della sala giochi, il 18enne, benché ancora in pigiama, ha tentato di fuggire per le scale del palazzo. Bloccato dagli agenti è stato condotto in Commissariato, ove ha confessato d’essere uno degli autori della rapina. Anche le scarpe, firmate da una nota griffe dell’alta moda, indossate dal giovane rapinatore, sono state rinvenute e sequestrate in una scarpiera in casa di Di Costanzo. Il giovane è stato condotto dagli agenti al Carcere di Poggioreale. Sono in corso, da parte della Polizia, ulteriori indagini al fine di accertare se il giovane ed il suo complice, si siano resi responsabili di altre rapine.