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POZZUOLI/ Protesta dei disoccupati: «Si dà lavoro agli altri mentre i puteolani muoiono di fame» – LE FOTO

POZZUOLI/ Protesta dei disoccupati: «Si dà lavoro agli altri mentre i puteolani muoiono di fame» – LE FOTO
  • Pubblicato2 Settembre 2014
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Occupato il cantiere di via Artiaco a Pozzuoli

di Violetta Luongo
POZZUOLI –
Finiscono le ferie e si torna al lavoro, ma non per tutti è così. C’è chi è rimasto a casa o per strada o chi a protestare con la speranza che il cantiere edile lo chiamasse a lavorare. Carpentieri, ferraioli, autisti, ognuno addetto alla propria mansione o pronto a fare qualsiasi altro compito. Sono i tredici disoccupati che questa mattina hanno manifestato al cantiere di via Artiaco a Pozzuoli, saliti prima su un silos e poi in strada, una protesta pacifica per inneggiare al diritto al lavoro.

CALPESTANO LA NOSTRA DIGNITA’ – Il cantiere aperto da un anno è intento ai lavori di collegamento tra il porto e la Tangenziale. «E’ un anno che aspettiamo – spiega Luigi Cervino, uno dei disoccupati – nessuno ci fa sapere nulla, c’è un protocollo d’intesa del Comune in base al quale un cantiere deve assumere manodopera locale secondo una certa percentuale, ma non viene rispettato, nessuno di noi è stato chiamato. Non ci sono controlli, censimenti, nessuno che ci divida secondo le mansioni, i bisogni e gli anni di disoccupazione. Calpestano la nostra dignità».

ASSUMONO FORESTIERI – Tra i disoccupati c’è anche chi è iscritto al collocamento da 30 anni, tutti puteolani, tutti che hanno visto una speranza nell’apertura dei vari cantieri in città con i progetti del “Piu Europa”. «Vengono assunti da fuori, da altre regioni e lasciano morire di fame i puteolani. – aggiunge Cristoforo Vicedomini – Chiediamo solo di lavorare. Occuperemo il cantiere ogni giorno finché non saremo aiutati e ascoltati».

LE FOTO (di Angelo Greco)

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