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POZZUOLI/ Orrore al Rione Toiano: cane torturato, bruciato e abbandonato nei giardinetti – LE FOTO

POZZUOLI/ Orrore al Rione Toiano: cane torturato, bruciato e abbandonato nei giardinetti – LE FOTO
  • Pubblicato7 Luglio 2014

di Gennaro Del Giudice

Il cane ferito nei giardinetti del Rione Toiano
Il cane ferito nei giardinetti del Rione Toiano

POZZUOLI – Torturato, seviziato, bruciato vivo e abbandonato nei giardinetti. Una storia di orrore e inaudita violenza che arriva dal Rione Toiano di Pozzuoli, la vittima è un cane “Simil-Molosso” di pochi anni morto la notte scorsa dopo un’agonia durata quasi 24 ore. Il povero animale era stato trovato in fin di vita nei giardinetti in via Antonino Pio. Da brividi la scena che si è presentata domenica alle 10 agli occhi della volontaria che lo ha soccorso: volto completamente bruciato, ferite da taglio su tutto il corpo, polpastrelli bruciati, una zampa rotta e un profondo stato di shock che non gli consentiva nemmeno di abbaiare. Poco prima il cane, forse nel tentativo di sfuggire dai suoi aguzzini, era stato anche investito da un’auto che poi era scappata senza prestare soccorso.

 

MORIBONDO TRA L’INDIFFERENZA – Un’atroce sofferenza a cui si è aggiunta la meschina indifferenza dell’uomo che per un’intera mattinata ha voltato le spalle a quel povero animale che soffriva tra le erbacce di un’ aiuola. «In tanti lo hanno visto a terra ma nessuno si è avvicinato – racconta Giulia D’Oriano, volontaria che domenica mattina ha prestato le prime cure al cane – In tanti anni di volontariato non ho mai visto una cosa del genere, un cane vittima di tanta violenza e tanta indifferenza, sembra di stare ancora nel Medioevo». In pochi minuti la macchina dei soccorsi si è attivata e il cane è stato prelevato dai veterinari dell’Asl che hanno messo in atto un disperato ma vano tentativo di salvataggio:  l’animale è morto nella notte a causa delle profonde ferite e delle gravi ustioni riportate su tutto il corpo.

 

SCOMPARSO – L’animale, iscritto regolarmente all’anagrafe canina e portatore di microchip, era scomparso da Arco Felice dove viveva in compagnia degli anziani padroni. «Tutte le mattine presto scendeva da solo per fare i bisogni e poi risaliva da solo. Era una cosa che faceva da anni. Ieri non era più tornato» hanno raccontato i due, colpiti dalla tragica notizia. Tra le ipotesi formulate in queste ore non si esclude che si sia trattato di un rapimento o un’azione di una gang che si sarebbe divertita ad infierire sul povero cane. «Voglio fare un appello ai cittadini di Pozzuoli affinchè non si girino più dall’altra parte e di soccorrere i cani quando hanno bisogno – conclude Giulia – Bisogna denunciare e informare la gente, senza mettere la testa sotto la sabbia».

 

LE FOTO (Sconsigliate ad un pubblico sensibile)

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