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POZZUOLI/ Occupato l’alberghiero, studenti in rivolta contro il dirigente scolastico. A rischio l’Open day – LE FOTO

POZZUOLI/ Occupato l’alberghiero, studenti in rivolta contro il dirigente scolastico. A rischio l’Open day – LE FOTO
  • Pubblicato13 Dicembre 2013
Carmine Simeoli, uno dei quattro rappresentanti d’istituto

POZZUOLI – Occupato l’Ipsar Petronio di Monterusciello. A scatenare la protesta degli studenti le condizioni igienico-sanitarie in cui versa l’istituto e le carenze strutturali che costituiscono un elevato rischio per l’incolumità degli allievi che circa due settimane fa hanno presentato al consiglio d’istituto, al dirigente scolastico Luigi Arionte e al direttore Tommaso Notaro una lettera, nella quale denunciano tutte le avversità relative all’istituto di Monteruscello. Ad infuocare gli animi degli alunni una risposta non pervenuta. «Continueremo a manifestare fin quando non avremo  risposte certe   fa sapere Carmine Simeoli , uno dei quattro rappresentanti d’istituto – Se il preside non è in grado di risolvere i problemi della scuola allora rassegnasse immediatamente le dimissioni».

LA DENUNCIA –  «Abbiamo ritenuto opportuno presentare una denuncia collettiva in cui si pone l’accento sulle pietose condizioni igienico-sanitari e si legge nella lettera  degli studenti, datata 25 novembre, diretta al dirigente scolastico Luigi Arionte, al direttore Tommaso Notaro ed al consiglio d’istituto – le aule, i bagni e gli spogliatoi non vengono correttamente sanificati. Nei laboratori di sala e cucina vige la totale inosservanza delle norme di igiene e sicurezza. La sede di Monterusciello presenta anche carenze strutturali che impediscono di affrontare l’anno in modo sereno e proficuo. Si chiede – conclude il documento – un immediato intervento in quanto tale situazione è diventata inaccettabil.

Il degrado della scuola

LA PROTESTA – è scattata nella notte di mercoledi l’occupazione da parte degli studenti dell’istituto.  «Abbiamo cominciato a manifestare martedì della settimana scorsa  fa sapere Simeoli – Il preside ci aveva rassicurato che avrebbe pulito la scuola. Abbiamo ripreso le lezioni martedì ma la scuola versava ancora in queste condizioni, cosi l’abbiamo occupata. Chiediamo un immediato intervento in quanto tale situazione, che perdura ormai da tempo, è diventata inaccettabile. Noi alunni continueremo a manifestare fin quando non avremo risposte certe».

LE ACCUSE AL DIRIGENTE SCOLASTICO –  «Deve smetterla di offenderci, di usarci quasi come se noi fossimo i suoi burattini   denuncia Simeoli –  Lui usa nei nostri confronti un terrorismo psicologico. Non può pretendere rispetto da noi se lui non ci dà rispetto. E’ vergognoso che un dirigente scolastico si permetta di dire ai suoi alunni “la scuola sono io”. La scuola non è Luigi Arionte. La scuola siamo noi alunni che paghiamo 175 euro ogni anno. Non è possibile che ogni volta che noi alunni cerchiamo di far valere i nostri diritti, lui ci scaraventa addosso i carabinieri. Se lui continuerà a fare denunce nei nostri confronti agiremo anche noi per le vie legali e lo porteremo direttamente in tribunale. Inoltre –  conclude il rappresentante d’Istituto – Noi vogliamo chiarimenti sulla cena, prevista per sabato 14 dicembre, che lui definisce “open day”.  Ma di che “open day”  si tratta? Visto che non è aperta a tutto il pubblico, ma solo ai suoi amici politici? Se la cena si farà noi protesteremo fuori la scuola. Il preside deve prendersi le proprie responsabilità. Se non è in grado di risolvere i problemi della scuola allora rassegnasse immediatamente le  dimissioni».

Il Preside del Petronio Luigi Arionte

LA REPLICA – Dopo lo sfogo degli alunni è arrivata la risposta da parte di Luigi Arionte, da 4 anni preside dell’Istituto Ipsar Petronio «Io voglio bene ai ragazzi e devono avere una scuola dignitosa– fa sapere Arionte – Io sto dalla loro parte. La scuola è vetusta ma cerchiamo di renderla decorosa. Quando sono arrivato qui non sapevo se ridere o piangere. Ho cercato, a mie spese, di porre una “pezza” agli inconvenienti. La scuola non riusciva più a contenere il numero degli iscritti. Abbiamo aperto con grande lotta la scuola a Pozzuoli. Hanno sbloccato dopo due anni il primo stabile ed ora li ci sono  27 classi. Nei giorni scorsi l’amministrazione provinciale ha stanziato nove milioni e mezzo di euro più altri tre milioni per il piano di restaurazione di tutto il corpo dell’ex ospedale di Pozzuoli  in modo da creare la cittadella della ristorazione. Una volta ultimati i lavori tutta la scuola si dovrebbe trasferire. Nel frattempo, abbiamo fatto un Pon di 784mila euro per la completa  ristrutturazione di questa scuola che era stata sempre abbandonata.  Nell’ultimo consiglio provinciale hanno stanziato trecentomila euro per le opere più importanti: cambiare gli infissi, le porte. Io sto dalla parte degli studenti. Io amo i miei studenti ma loro – conclude il dirigente scolastico – si sono messi in testa che vogliono bloccare la manifestazione di sabato in cui la scuola si apre alle istituzioni, ma non ci riusciranno».

 

ELENA DE MARI

LE FOTO

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