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POZZUOLI/ Mare inquinato, dopo la denuncia di Cutolo tutto tace

POZZUOLI/ Mare inquinato, dopo la denuncia di Cutolo tutto tace
  • Pubblicato21 Luglio 2016

Denuncia Cutolo 19 LuglioPOZZUOLI – Il problema degli scarichi fognari in mare e del relativo inquinamento continua a tenere banco in città. Dal 20 Maggio scorso, quando c’è stata l’ordinanza del Sindaco Figliolia che vietava la balneazione nel tratto di mare tra Arco Felice e Lucrino in seguito ad analisi negative dell’Arpac, si sono susseguite dichiarazioni, altre ordinanze, polemiche, denunce da parte dei cittadini sui social network, richieste d’intervento del prefetto da parte di associazioni, episodi di scarichi anomali in altre zone della città fino ad arrivare alla denuncia del 19 Luglio scorso, tramite Facebook, del Consigliere Mario Massimiliano Cutolo.

LA DENUNCIA – In sostanza, nel suo “sfogo”, il consigliere sembrerebbe attribuire al Comune di Pozzuoli le colpe dell’episodio d’inquinamento verificatosi nelle acque di Lucrino. La mancata manutenzione delle pompe di sollevamento delle vasche di accumulo presenti a Lucrino, avrebbe, a suo dire, determinato un malfunzionamento delle stesse con conseguente scarico in mare di acque nere e bianche attraverso gli scarichi di “troppo pieno”. Le colpe dell’Amministrazione Comunale, di cui il consigliere è rappresentante di maggioranza, sarebbero legate al non aver provveduto per tempo al nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione della rete idrica e fognaria e relative stazioni di sollevamento. In un commento del giorno successivo, il consigliere prova a “correggere il tiro” ipotizzando un malfunzionamento nelle vasche di accumulo del Comune di Bacoli.

Precisazione CutolobCHIAREZZA – Ma proviamo a fare un pò di luce su quanto accaduto, dicendo subito che le affermazioni di Cutolo, da quanto si può leggere dagli atti ufficiali, sembrano essere veritiere relativamente al mancato bando da parte del Comune. E’ invece tutta da dimostrare, ed eventualmente spetta a lui o ad altre autorità farlo, la correlazione tra questa mancanza e l’episodio inquinante di Lucrino. Data la “vecchiaia” e la non adeguatezza ai carichi attuali dell’impianto fognario cittadino, può anche darsi che l’elevata quantità di acqua, caduta con la pioggia in quei giorni, abbia attivato i “troppo pieno” indipendentemente dal buon funzionamento delle pompe.

CutoloLA RETE FOGNARIA – Come si evince dall’allegato tecnico alla delibera di Giunta n°98 dell’8 Luglio 2015, l’intera rete fognaria cittadina si estende per circa 160 Km ed è per lo più a sistema misto (acque bianche e nere convogliate nelle stesse tubazioni). “Si tratta di una rete vetusta per circa 1’85% e in particolare: circa il 40% ha necessità di rifacimento in quanto completamente inefficiente per un totale di circa 35 km, circa il 45% ha necessità di manutenzione straordinaria per ripristinarne il corretto funzionamento per un totale di circa 42 km, è presente un tratto fognario di circa 4 km in muratura (3.0 x 3.0 m2) che ormai risulta inadeguato,  è necessario prevedere un by-pass dello stesso per lo sfogo delle sole acque pluviali dal punto di partenza fino al depuratore di Cuma, sono presenti circa 20.000 caditoie che hanno necessità di essere tutte ripulite almeno due volte l’anno (in corrispondenza dei due periodi critici, aprile e settembre),  inoltre tutti i tratti di fognatura si presentano ostruiti in più punti, ovvero intasati da detriti e necessitano di una consistente e costante operazione di espurgo. Sono presenti circa venti canali di smaltimento delle acque meteoriche di cui dieci con vasche al naturale. Inoltre sono attivi e sempre funzionanti sedici impianti di sollevamento per le acque nere (in tali impianti sono presenti elettropompe sommerse, da due a quattro per impianto, con potenze da 1,5 a 30Kw). Lo smaltimento delle acque meteoriche lungo i versanti che contornano il territorio comunale avviene mediante una serie di impluvi e canali naturali che recapitano in vasche di assorbimento anche esse naturali.”

DETERMINA 566 DEL 13 APRILELA GESTIONE IN APPALTO –  Il 23 Settembre 2009 viene affidato al “Consorzio Acquedotto Flegreo” la “Gestione Servizi Ciclo Integrato delle Acque. Lavori di adeguamento rete idrica e fognaria” con scadenza il 15 Marzo 2016 al costo di € 14.615.592,05. Dunque la data di scadenza dell’appalto e la situazione disastrata della rete fognaria cittadina, era nota da moltissimo tempo a tutta l’Amministrazione Comunale: dirigente, funzionari e Assessore al ramo, Consiglieri e Sindaco. C’era tutto il tempo affinché, chi di dovere, procedesse con largo anticipo all’indizione di un nuovo bando di gara in modo tale che, al 15 Marzo 2016 ci fosse già un nuovo gestore.

PEC Di ProcoloCOSA E’ ACCADUTO – Come si evince dalla determina dirigenziale n. 566 del 13 Aprile 2016, a firma del prof. Avv. Carmine Cossiga su proposta dell’architetto pianificatore Carlo Di Procolo, presumibilmente nel mese di Marzo, “nelle more di un nuovo affidamento e per evitare disservizi idrici e fognari, nonché per evitare pericoli alla pubblica e privata incolumità”, viene indetta una gara, senza previa pubblicazione del bando, per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di sollevamento idrico, per un importo complessivo di € 39.900,00 oltre IVA e per un periodo presunto di 45gg. Vengono invitate, telefonicamente, a partecipare nove ditte presenti nell’Albo degli operatori di fiducia dell’Ente, stilato nel 2013 dal Servizio Integrato delle Acque. Solo 3 di queste presentano un’offerta entro il 1 Aprile 2016, termine fissato per il preliminare di gara (quindi già oltre il 15 Marzo, data di scadenza dell’appalto). Il Presidente di Gara, avv. prof. Carmine Cossiga, in data 04.04.2016, giorno in cui era stabilita l’apertura, decide di non farla svolgere e di riaprire i termini della procedura, congelando le tre offerte pervenute, al fine di rispettare le nuove regole sugli appalti approvate, il 1 Aprile 2016, dal Consiglio Comunale. Si decide dunque di invitare nuovamente, questa volta tramite PEC, le ditte presenti nell’Albo a partecipare alla stessa gara.
Pec Di Procolo2

LA NUOVA GARA – Da quanto si apprende dalla determina Dirigenziale n. 760 del 9 Maggio 2016, la nuova gara si svolge il 15 Aprile. Delle 11 ditte invitate, nessuna presenta un’offerta e quindi vengono considerate solo quelle “congelate” dalla fase precedente, ossia: Coget s.r.l., Soc. Coop La Nuova Napoli arl e Soc. GLM Costruzioni s.r.l. La gara viene dichiarata deserta perché le tre suddette imprese non hanno inserito nell’offerta economica i costi relativi alla sicurezza interna e quindi vengono escluse. Nulla accade nei giorni seguenti fino al 17 Maggio, giorno in cui l’Arpac preleva i campioni d’acqua a Lucrino e svolge le analisi, il 20 comunica al Sindaco l’esito negativo e lo stesso giorno viene emessa l’ordinanza di divieto di balneazione.

Il segretario Cossiga procede all'appelloL’AFFIDAMENTO – Sempre il 20 Maggio, alle ore 17:28, il responsabile del procedimento arch. Di Procolo, invia una PEC alla società Cogei s.r.l., mandataria della società La Nuova Napoli arl, esclusa nella precedente gara, comunicando l’intenzione del Comune di voler affidare alla stessa il servizio al costo ribassato della gara. Il 23 Maggio, la Cogei s.r.l. accetta, sempre tramite PEC, ed invia la documentazione. Il 24 Maggio, con determina n°851, su proposta del responsabile del procedimento, il Dirigente, prof. Carmine Cossiga, decide per motivi d’urgenza di affidare direttamente, in coerenza con il nuovo codice degli appalti, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di sollevamento idrico alla ditta che, pur essendo stata esclusa nella precedente gara, aveva presentato il massimo ribasso: la mandante Soc. Coop La Nuova Napoli arl e la mandataria Cogei s.r.l. Siamo a oltre due mesi dalla scadenza dell’appalto con il Consorzio Acquedotto Flegreo, ma non finisce qui.

la costa di Lucrino-Arco FeliceDITTA RINUNCIA ALL’APPALTO – Come si evince dalla determina n° 943 dell’8 Giugno, la Cogei rinuncia all’appalto poiché “a seguito di sopralluoghi sugli impianti di sollevamento idrici e fognari della città di Pozzuoli emergeva uno stato di consistenza dei medesimi, a loro parere, non compatibile con l’affidamento offerto.” Conseguentemente, veniva proposto l’affidamento del servizio di alla GLM Costruzioni s.r.l., seconda classificata nella gara da cui fu esclusa. Ma con nota del 03.06.2016 inviata a mezzo di posta elettronica, anche la GLM Costruzioni s.r.l. rifiutava.  Veniva contattata, infine, la terza ed ultima ditta partecipante alla procedura di gara ovvero la soc. COGET srl che finalmente accetta. Calcolando 45 giorni dall’8 Giugno il contratto dovrebbe scadere nei prossimi giorni. Chissà se chi di dovere si è mosso per tempo per evitare il ripetersi di questa situazione alquanto “problematica”.

FiglioliaINTERVENGA IL SINDACO – Come denunciato dal Consigliere Cutolo, sembrerebbe evidente che più di qualcosa non abbia funzionato nella macchina comunale relativamente alla gestione dell’appalto di manutenzione degli impianti di sollevamento. Il problema è stato tamponato, ma non risolto definitivamente. L’eventuale correlazione di queste disfunzioni con gli episodi di inquinamento marino sono tutte da dimostrare, ma nel caso, non sta allo scrivente farlo. Vista la gravità delle dichiarazioni del Consigliere e della problematica, viste le tempistiche e le modalità con cui si è arrivato all’assegnazione dell’appalto temporaneo, visti gli episodi ripetuti anche in altre zone della costa, sarebbe opportuno che il Sindaco facesse chiarezza aprendo un’indagine interna per verificare eventuali responsabilità dando poi seguito a tutte le azioni del caso al fine di tutelare, anche in qualità di massima autorità sanitaria locale, la salute dei cittadini e quella del nostro mare da cui dipende parte del futuro sviluppo della nostra città.