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POZZUOLI/ Licola, alveo straripato. Il comune accusa la Regione «Responsabile di eventuali danni»

POZZUOLI/ Licola, alveo straripato. Il comune accusa la Regione «Responsabile di eventuali danni»
  • Pubblicato24 Luglio 2014
Spiaggia di Licola (6)
La spiaggia di Licola invasa dai rifiuti

POZZUOLI – «Sul piano igienico-sanitario a Licola c’è un rischio concreto per cittadini e bagnanti. La Regione Campania deve intervenire immediatamente, altrimenti si assumerà la responsabilità di quanto potrà accadere a persone o cose». È il grido d’allarme lanciato ancora una volta dall’assessore all’Ambiente del Comune di Pozzuoli, Franco Cammino, dopo un sopralluogo compiuto questa mattina in seguito all’esondazione dell’alveo dei Camaldoli che ha riversato sulla spiaggia e nel mare di Licola rifiuti di ogni sorta: carcasse di auto, pneumatici, guaine bituminose, bottiglie di plastica e una valanga di topi morti annegati. Ciò di cui avrebbe bisogno il collettore “Canale di Quarto”, l’assessore Cammino lo ha scritto in una nota inviata al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e all’assessore al Ciclo Integrato delle Acque Giovanni Romano.

 

L’APPELLO – «Pulizia e ripristino del lume del canale per restituire all’alveo l’efficienza idraulica, lavori urgenti tesi alla sicurezza degli argini, al consolidamento delle pareti e alla captazione dei detriti». Interventi non più rinviabili, «altrimenti alle prossime abbondanti piogge ci ritroveremo punto e a capo e vano sarà stato, come si è verificato questa volta, l’intervento di bonifica del Comune che, voglio ricordarlo, non ha le competenze per farlo, ma interviene per rispondere alle richieste dei cittadini». Nella stessa lettera, Franco Cammino ricorda che analoga richiesta all’ente di via Santa Lucia fu fatta dal Comune di Pozzuoli dopo l’emergenza venutasi a creare in seguito alle forti piogge del novembre 2011. «Ma non c’è stato mai nessun intervento da parte della Regione Campania: sono tre anni che aspettiamo e che investiamo danaro comunale – dice l’assessore Cammino -. Ma adesso questo non è più possibile e, soprattutto, la situazione igienico-sanitaria è davvero grave».