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POZZUOLI/ La Giunta-Figliolia perde un “pezzo”: l’assessore Fumo è pronto a lasciare

POZZUOLI/ La Giunta-Figliolia perde un “pezzo”: l’assessore Fumo è pronto a lasciare
  • Pubblicato19 Agosto 2015

di Gennaro Del Giudice

giunta
Figliolia al centro. In basso a sinistra Morra. Dall’alto verso il basso: Fumo, Stellato, Trincone

POZZUOLI – Franco Fumo è pronto a lasciare l’incarico da assessore al comune di Pozzuoli. Alla base della clamorosa decisione ci sono motivi strettamente personali e professionali. L’assessore, con deleghe alla mobilità, cultura, turismo e sport già, nelle scorse settimane aveva messo a disposizione del sindaco le proprie deleghe ricevendo in risposta un «Aspetta ancora un pò». Un tempo di attesa che però starebbe andando oltre quello preventivato dallo stesso Fumo, che da uomo di partito e rispettoso di un “gioco di squadra” necessario in Giunta ha chiesto a Figliolia di “traghettare” la sua uscita. Ma i tempi del sindaco si stanno dilatando oltre le attese e Fumo, che già si sente un ex, ormai aspetta solo l’atto ufficiale del primo cittadino.

 

Luigi Manzoni - PD
Luigi Manzoni – PD

VERSO LE ELEZIONI – Figliolia temporeggia perchè non vuole limitarsi al singolo avvicendamento, ha intenzione di intervenire in maniera radicale sulla composizione dell’esecutivo con un rimpasto di uomini, donne e deleghe. Un’eventualità di cui oramai si parla da oltre un anno e che il sindaco, in camera caritatis, continua a prospettare ai “suoi” ma che nei fatti non si concretizza. Il rimpasto servirà a Figliolia per plasmare la maggioranza che dovrà accompagnarlo in questi 2 ultimi anni di mandato e insieme alla quale dovrà costruire la coalizione di centrosinistra che lo appoggerà verso una ricandidatura-tris a sindaco della città. Infatti Vincenzo Figliolia è più che mai deciso a ricandidarsi a primo cittadino, spegnendo ogni velleità da parte di Gigi Manzoni (attuale capogruppo dei democrat) che fino a poco tempo fa era il suo “delfino”, ed entrando in rotta di collisione con una parte del PD che gradirebbe un nome “nuovo”. E proprio in virtù di ciò che per il 26 agosto è prevista una riunione con i partiti e i gruppi di maggioranza per capire una volta per tutte “chi è dentro e chi è fuori”.

 

Michelangelo Luongo - SEL
Michelangelo Luongo – SEL

TOTO-ASSESSORE – Intanto gli assessori in bilico rimangono sempre gli stessi: Alfonso Trincone e Teresa Stellato, a cui si sarebbe aggiunto anche Carlo Morra, assessore alle Attività Produttive (con il quale il sindaco non avrebbe un grande feeling), per il cui avvicendamento Figliolia avrebbe sondato la disponibilità del consigliere di SEL Michelangelo Luongo, uno dei “pezzi da 90” della maggioranza di governo, il quale però avrebbe declinato l’offerta. Per l’assessore alla Pubblica Istruzione, Alfonso Trincone, invece esiste il problema della mancata rappresentabilità in consiglio comunale dopo lo sfaldamento dell’UDC (che tra l’altro non ha mai rappresentato, nonostante una nomina in quota proprio dello scudo crociato). Infine per l’unica quota rosa in Giunta si è prospettata anche l’ipotesi di un rimpasto di deleghe: l’idea sarebbe di toglierle le deleghe al bilancio e alle finanze per assegnarle a un nuovo assessore il cui identikit è delineato da oltre un anno: un professionista molto stimato in città nonché uomo di partito con un’esperienza politica alle spalle.

 

Franco Fumo - 'Assessore allo sport del comune di Pozzuoli
Franco Fumo – ‘Assessore allo sport del comune di Pozzuoli

RIDIMENSIONAMENTO – Così facendo si lascerebbero nelle mani della dottoressa Teresa Stellato le deleghe alle politiche sociali e alle pari opportunità, prospettiva che la “tecnica” dirigente dell’Agenzia delle Entrate voluta da Figliolia 3 anni fa difficilmente accetterebbe in quanto avrebbe il “sapore” di ridimensionamento. Ma nonostante ciò Figliolia continua a temporeggiare, mantenendo in piedi una situazione che almeno per ora – come trapela dalle stanze di via Tito Livio – continua a “fargli gioco”: una Giunta che non rappresenta una maggioranza frastagliata, dove il “timone” è in mano al sindaco e a pochi e fedeli consiglieri.