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POZZUOLI/ Intervista a Rino Raggi

POZZUOLI/ Intervista a Rino Raggi
  • Pubblicato18 Dicembre 2014
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Rino Raggi

di Rosario Porzio
POZZUOLI
– Ha realizzato decine e decine di farmacie contribuendo al successo di molti colleghi.Abbiamo intervistato Rino Raggi,esperto arredatore,che gratuitamente sta prestando il suo lavoro per tutti gli idonei delle graduatorie dei concorsi per Farmacie in Italia.

COSA PENSA DEL CONCORSO STRAORDINARIO?
In linea di principio sono favorevole, penso che un bacino d’utenza di 3.300 abitanti per farmacia sia comunque sufficiente ad assicurare una discreta redditività. Ho detto in linea di principio perché poi esistono alcuni aspetti che, secondo me vanno a penalizzare i partecipanti al concorso stesso.

1° Per semplificare le scelte tutte le Regioni avrebbero dovuto fare uscire le graduatorie contemporaneamente. Se un Farmacista è nella lista dei vincitori in Liguria (già uscita) ma ha partecipato anche in Lombardia, dove non si conoscono i tempi, come può decidere se accettare immediatamente la sede assegnatale?

2°  Alcune sedi sono ubicate in Paesi o Frazioni con popolazione (meno di 300/500 abitanti)  insufficiente a garantire un minimo di utile aziendale, specialmente per gli associati, perciò non verranno mai aperte. Forse sarebbe stato meglio, per queste realtà dare la possibilità di aprire dei dispensari farmaceutici. Così facendo ci sarebbe stato un notevole incremento dei Laureati occupati.

3° Non mi soffermo sui ritardi con cui sono uscite ed usciranno le graduatorie perché in Italia il ritardo è una regola.

CHE DIFFERENZA C’E’ FRA LA FARMACIA DI QUALCHE ANNO FA E QUELLA DI OGGI?
Sostanziale: oggi la Farmacia non può vivere di sole ricette, che comunque rimangono la “locomotiva” del sistema, ma deve sfruttare al meglio le possibilità commerciali del parafarmaco ed in particolare tutti i servizi che oggi è possibile offrire, con professionalità ed esperienza fidelizzando così la propria clientela. Questo non darà un utile immediato ma nel tempo sicuramente paga.

IL SUCCESSO DELLA FARMACIA MODERNA E’ DETERMINATO SOLO DALLA ‘ZONA O E’ IL TITOLARE ED IL SUO STAFF CHE FANNO LA DIFFERENZA?
I rapporti umani sono essenziali, per cui non ho dubbi nell’affermare, specie in questo periodo che le persone si spostano con molta facilità, la farmacia la fa molto il farmacista.

QUALE MODELLO DI FARMACIA PREDILIGE?
Un locale in cui il cliente si senta “protetto”, non bisognerebbe mai dimenticare che, entrando in farmacia le persone hanno un problema, magari piccolo, ma per loro importante. Perciò vanno seguite ed assicurate.

DIFFERENZE FRA FARMACIE DEL SUD E DEL CENTRO/NORD
Penso non esistano differenze geografiche. Negli anni la domanda più ricorrente che ho sentito rivolgere dai clienti ai Farmacista a tutte le latitudini è stata: “Questo prodotto risolve i miei guai?”.

LA SUA E-PHARMACY CHE REALTA’ E’?
E’ un’azienda nuova che si propone di rompere alcuni vecchi schemi del nostro settore, non mi dilungo su questo perché sarebbe da presuntuosi, preferisco E-Pharmacy parlino i futuri Clienti con cui avremo il piacere di collaborare non con un rapporto Cliente/Fornitore ma instaurando una vera e concreta partnership.

QUANTE FARMACIE HA PROGETTATO?  
Scusi ma è dagli anni 80 che faccio questo lavoro, ho perso il conto.

CHE CONSIGLI DA’ AI FUTURI TITOLARI?
Un giorno, anni fa, parlando con un cliente dissi: (Io le consiglierei……) il mio interlocutore mi interruppe dicendo: (Caro Raggi so sbagliare da solo, non mi dia consigli). Ho fatto tesoro di quella frase.