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POZZUOLI/ Inizia il week end, parcheggiatori abusivi all’assalto delle strade

POZZUOLI/ Inizia il week end, parcheggiatori abusivi all’assalto delle strade
  • Pubblicato7 Luglio 2012
Un gruppo di parcheggiatori abusivi in azione a Pozzuoli

POZZUOLI – Week end all’insegna dell’ennesima battaglia tra vigili urbani e parcheggiatori abusivi, tra legalità e illegalità. Anche venerdì sera erano numerose le pattuglie della Polizia Municipale dispiegate nelle zone più colpite dalla piaga degli abusivi, dove oltre ad alcune postazioni fisse, era impegnata anche una pattuglia di due vigili in moto che hanno perlustrato continuamente le zone attorno al porto e via Roma. Un fenomeno che tra richieste di denaro sempre più esose, violenze verbali e multe stracciate sta degenerando pericolosamente.

LA FUGA E IL RITORNO – Presenza di caschi bianchi che hanno costretto i parcheggiatori dapprima a nascondersi e a scrutare da lontano i movimenti del “nemico” da combattere, per poi comparire non appena i vigili si sono allontanati tornando ad occupare con prepotenza le aree parcheggio a pagamento delimitate dalle strisce blu disposte sul porto e consentendo la sosta nei posti più disparati come marciapiedi e doppie file.

Un parcheggiatore attende che l'automobilista scenda dalla vettura

LA RICHIESTA – Ormai non c’è più limite e quella che negli anni addietro poteva sembrare una forma di elemosina oggi, alla luce dei modi con cui la richiesta viene avanzata e per la somma imposta, è diventata una vera e propria estorsione. Le richieste di denaro vanno da un minimo di tre ad un massimo di cinque euro e se provi a rispondere che si ha intenzione di fare il grattino. La suscettibilità di “tali” personaggi viene messa a dura prova come è accaduto proprio ieri (venerdì) sera in zona porto quando, nel tempo intercorso tra un passaggio ed un altro di una pattuglia di vigili, un parcheggiatore abusivo si è avvicinato ad un gruppo di quattro ragazze per imporre loro il “pizzo”. Alla risposta stizzata e determinata delle ragazze di voler fare il grattino, il parcheggiatore abusivo ha inveito verbalmente fermandole ed esclamando che “il grattino non è necessario perché ora ci siamo noi”. Una risposta emblematica che sintetizza al meglio come ormai essi si sentano padroni incontrastati della città. Solo il tempestivo arrivo di un vigile in moto ha costretto questi personaggi a volatilizzarsi nuovamente.

Una multa per mancata esposizione del grattino

LE MULTE STRACCIATE – Ma la battaglia tra abusivi e vigili trova la sua sintesi anche in altri atti che testimoniano come i primi non abbiano assolutamente intenzione di cedere minimamente. Infatti dopo che erano state elevate delle multe alle auto in divieto di sosta lungo via Battisti sul porto, gli abusivi preoccupati che la presenza dei numerosi verbali esposti sulle auto potesse fungere da deterrente per altri automobilisti nel parcheggiare lungo tale via o fosse una valido motivo per non voler più pagare, hanno pensato bene di raccoglierle una ad una da ogni auto per poi stracciarle e gettarle in un vicino cestino.

UNA LOTTA IMPARI – Una lotta che a causa di una legge non incisiva nei confronti  degli abusivi (che al massimo si risolve in una inutile sanzione pecuniaria) sembra essere vana. A confermarlo anche le parole di due agenti impegnati nei controlli di ieri sera che hanno così risposto ad una nostra domanda: “Non abbiamo strumenti idonei, paradossalmente la legge italiana li tutela. Noi li possiamo pure arrestare in flagranza di reato e previa denuncia ma non essendo previsto il carcere per questo tipo di reato ed essendo nullatenenti la sanzione pecuniaria non serve a nulla e così il giorno dopo ce li ritroviamo in strada. Noi d’altronde più di sorvegliare le zone più colpite con perlustrazioni periodiche non possiamo stare 24 ore su 24 in un solo posto, la città ha anche altre esigenze. Se non cambia la legge questo fenomeno, che a Pozzuoli ha raggiunto un livello incredibile, difficilmente potrà essere arginato. La soluzione sarebbe istituire risvolti penali ed equiparare tale reato ad una vera estorsione”.

ALESSIO GAMBARDELLA