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POZZUOLI/ In migliaia a Monterusciello per dire “no” alla camorra

POZZUOLI/ In migliaia a Monterusciello per dire “no” alla camorra
  • Pubblicato16 Febbraio 2018

POZZUOLI – “Tutti insieme contro ogni violenza”: lo slogan che ha aperto questa mattina la Marcia per la Legalità ha sintetizzato bene la mattinata che ha vissuto Monterusciello. Migliaia di studenti e cittadini assieme per dire che “in questa città non c’è posto per la camorra” e la comunità puteolana è contro ogni forma di illegalità. L’iniziativa degli studenti di Pozzuoli ha coinvolto tutti, amministratori, parrocchie, associazioni, organizzazioni sindacali, forze politiche, comitati antiracket. Il corteo è partito alle 10 da piazza Antonio de Curtis a Monterusciello ed è proseguito per via Marotta, via Nicolardi, via Matilde Serao, via Parini e via Pirandello, per fare ritorno in piazza de Curtis. In testa c’erano i bambini delle scuole degli otto circoli didattici di Pozzuoli, poi i ragazzi degli istituti superiori incolonnati dietro allo striscione con la scritta “Un popolo che tace è senza dignità”. Un corteo senza precedenti in questa città che ha richiamato l’attenzione dei circa quarantamila abitanti di Monterusciello, teatro negli ultimi mesi di diversi episodi di criminalità.

GRANDE PARTECIPAZIONE – «La città è vostra – ha detto il sindaco Vincenzo Figliolia rivolgendosi agli studenti – A noi amministratori il compito di fare sempre di più per migliorarla, a voi quello di far sentire la vostra voce, di stimolarci, di travolgerci con il vostro entusiasmo. Come stamattina, come un fiume in piena…». Oltre al sindaco e agli assessori, nel corteo che ha invaso le strade di Monterusciello c’erano i consiglieri comunali di tutti gli schieramenti e i parroci Michele Cavallo, Elio Santaniello e Mario Russo in rappresentanza della curia di Pozzuoli. Alla fine, sul palco allestito vicino piazza de Curtis, nei pressi della stazione della Circumflegrea, don Michele ha letto un messaggio del vescovo Gennaro Pascarella: «Siamo felici come comunità cristiana di accompagnare chi desidera e chiede una vita all’insegna della legalità. Ma dobbiamo ricordarci che la legalità non è un valore ultimo, assoluto, ma solo un mezzo per cercare di arrivare al vero valore che è la giustizia…Ciò che serve oggi è la costruzione di una nuova coscienza civile che tenga conto di scelte coraggiose verso il bello, il vero, la sola che può portare ad una vera liberazione dalle logiche di mafie e di violenza».