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POZZUOLI/ In attesa del campo da gioco il rugby conquista i giovani puteolani

POZZUOLI/ In attesa del campo da gioco il rugby conquista i giovani puteolani
  • Pubblicato21 Gennaio 2017

20170120_180030POZZUOLI – E’ amore tra il rugby e Pozzuoli. In attesa di poter iniziare i lavori nell’area destinata alla nascita del “centro rugbystico” il lavoro dell’associazione Pozzuoli Rugby, attiva sul territorio flegreo da 4 anni, dà i suoi frutti: sono ormai oltre 60, tra ragazzi e ragazze, i piccoli atleti che si divertono e crescono con la “palla ovale”. Un amore che porterà domenica ad uno storico evento, il primo raggruppamento campano del rugby femminile under 14, gara che si terrà subito dopo quella di campionato della compagine maschile under 14. Un traguardo frutto dell’ottimo lavoro dall’associazione che sta lavorando nelle scuole di Quarto e Pozzuoli.

IL PRESIDENTE PANELLA – Orgoglioso del lavoro svolto e dei frutti raccolti fino ad oggi il presidente “Campi Flegrei Club Pozzuoli Rugby”: «Abbiamo oltre 60 ragazzi che si allenano 2 volte a settimana qui al Gamba, abbiamo la possibilità di crescere ancora molto ma senza una struttura adeguata non si può, abbiamo 15 ragazzi che partecipano al campionato under 16 che si allenano ad Agnano. I tempi per la realizzazioni del campo saranno brevi non avremo tutti l’ok dall’ufficio tecnico del Comune di Pozzuoli, in questi giorni abbiamo presentato le ultime modifiche al progetto e appena inizieremo il lavoro tempo 3 mesi saremo sul campo ad allenarci».

IL DIRETTORE TECNICO – La crescita sportiva dei ragazzi che si avvicinano al rugby è nella mani si Gino Liccardi, che segue la “crescita sportiva” del gruppo: «Il nostro lavoro vuole essere un lavoro sopratutto sociale, la crescita sportiva non può staccarsi da quella personale. Il rugby insegna ai nostri ragazzi che il gruppo è fondamentale per questo è una scuola di vita. Bello vedere tante ragazzine avvicinarsi a questo sport, che per i più sprovveduti può sembrare violento ma non è così, c’è contatto ma non c’è violenza. Le scuole stanno reagendo bene sono tanti i ragazzi che si stanno avvicinando ma certo non possiamo continuare ad allenarci in una metà a campo non c’è lo spazio fisico»