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POZZUOLI/ Il tramonto del boss, quando Beneduce “regnava” a Pozzuoli

POZZUOLI/ Il tramonto del boss, quando Beneduce “regnava” a Pozzuoli
  • Pubblicato1 Settembre 2016

Gaetano Beneduce

POZZUOLI – Assegni da coprire, crediti da riscuotere, sconti per i funerali e persino giovani cantanti neomelodici da raccomandare per un concerto a Toiano. A casa di Gaetano Beneduce era un continuo via vai di persone che a qualsiasi ora del giorno arrivavano per chiedere un piacere al capoclan. Sono trascorsi esattamente 10 anni da quando la vita del boss veniva osservata minuto per minuto attraverso cimici elettroniche. Era infatti la fine dell’agosto del 2006 quando più episodi finiscono per raccontare il quotidiano del padrino di Pozzuoli. Oggi il boss è rinchiuso in carcere, in regime di 41bis, a scontare una condanna a 30 anni.

L’ABITAZIONE SPIATA 24 ORE SU 24 – Casa Beneduce, all’epoca, non era come tutte le altre. Al suo interno, già da tempo, le forze dell’ordine avevano installato telecamere e microfoni in diversi angoli. La vita quotidiana del boss veniva così messa a nudo come in un reality show, con la differenza che le immagini catturate non finivano sui televisori dei telespettatori, ma su quelli dell’antimafia che indagava sul clan flegreo.

VITA DA BOSS – Una giornata tipo a casa di Gaetano Beneduce iniziava presto. La prima questione da affrontare riguarda un’estorsione andata male. Una delle persone che dopo aver bussato al citofono si è accomodata in salotto, racconta che un commerciante gli ha dato «solo 50 euro». Lo stesso commerciante aveva intenzione di andare da Beneduce per chiedere di pagare di meno, ma è stato preceduto dall’esattore. «Ma che vuole, anche qualcosa altro dalla tasca? Ma dove si trova lo spazio, dove sono coperti?» – domanda quasi stizzito Beneduce che aggiunge – «domani vanno là e gli parlano».

BENEDUCE L’INTERMEDIATORE – C’è poi da svolgere, subito dopo, la funzione di intermediatore. Un’altra persona si rivolge a Beneduce per far sì che un acquirente che tempo prima aveva comprato un negozio finisse di pagare quanto dovuto. Qui Beneduce sfodera anche una certa competenza in fatto di gestioni degli esercizi commerciali. Rivolgendosi al suo interlocutore gli spiega cosa andrà detto all’acquirente: «A me sembra che è lei la proprietaria dei muri e la sorella che ha venduto la roba è la gestrice del locale. Se lei è la proprietaria dei muri deve pagare la gestione, io vado lì e poi mi regolo. Se lei dice che è la proprietaria dei muri, io le dico: ma questi cinque mesi che sei stata dentro con la licenza di questo e hai fatto i fatti tuoi, qualcosa gli devi dare a questo?».

A CASA SUA MAI A MANI VUOTE – Le registrazioni audio e video a casa Beneduce, però, sembra siano sempre caratterizzate dal volume estremamente alto del televisore o dello stereo il ché farebbe pensare che in qualche modo il proprietario di casa teme di essere sotto controllo. Un timore, però, che non gli impedirà di intercedere e di interessarsi sempre di tutti. A casa sua non si presentano mai persone a mani vuote. C’è chi gli porta un polpo e chi una bacinella piena di pesce, come nel caso di richiesta di una “raccomandazione” per far assumere una persona all’interno del mercato ittico. L’interlocutore che è appena entrato in casa gli chiede «se può assumere anche me, perchè lui ora non può entrare nel mercato, però se qualcuno lo assume e gli dà la busta paga, lui può andare nel mercato di Pozzuoli. […] meglio se c’è una buona spinta da dietro».

RACCOMANDAZIONE PER IL NEOMELODICO – C’è poi chi vuole avere successo nel campo della musica, in particolare quella neomelodica. A Beneduce ci si rivolge, infatti, anche per ottenere una spinta per far esibire un artista in erba che però “non conosce nessuno”. Gaetano Beneduce, parlando al figlio, dice: «ha mandato il genero che è un ragazzo che canta, ma lui non conosce nessuno, se tu hai contatti […] te lo può mandare per farlo cantare nella festa? Se dice di sì, gli vai a fare l’imbasciata». Da Beneduce si rivolgono anche le persone oberate di debiti, perché “strozzinate”. Beneduce, dopo essersi rivolto al creditore, racconta: «parlai con lui, gli dissi di risolvere questo problema, e lui mi disse tutto a posto…..per voi sono a disposizione». Da Gaetano Beneduce ci si va anche per ottenere “sconti”, come nel caso di un uomo che chiede al presunto boss di intercedere con una ditta di onoranze funebri affinché possa ricevere un trattamento economico più favorevole.

IL FUNERALE SCONTATO – Gaetano Beneduce offre tutta la propria disponibilità: «Tu inizia a fare le cose normali, i manifesti.. il funerale… e cose… poi gli faccio io l’imbasciata e glielo dico, vedi di farlo risparmiare perché è un caso particolare». C’è poi una conversazione che ha permesso di scoprire quanto Beneduce fosse anche capace di utilizzare i computer e di entrare negli schedari giudiziari, anche se questa possibilità non è stata accertata. E’ lo stesso Beneduce a parlarne ad un amico, in casa sua, davanti al monitor del pc: «E quello è collegato a internet, è come la scheda telefonica, paghi e si vede tutto. Oggi con i computer fanno tutto, se tu in America fai qualcosa, qua io lo vengo a sapere; lo sai che da qua si vedono anche i precedenti? Ti colleghi con il Ministero dell’Interno e vedi i precedenti che hai, a me lo disse quello di Secondigliano, te lo ricordi a …? ……’O Chiatt’ , lui mi disse che mi sapeva perché, prima di parlare con una persona, vado a vedere i precedenti; e infatti ti dice proprio tutto, i reati che hai, i rapporti, e io in base a questo so come mi devo comportare con la gente».

LA CONDANNA A 30 ANNI –  Tutto ciò accadeva 10 anni fa, oggi non resta nulla di quel potere utilizzato per intercedere, accordarsi, fare “piaceri”. Gaetano Beneduce oggi ha 64 anni, molti dei quali trascorsi in latitanza all’estero o a Pozzuoli, ed è francamente impossibile immaginare un suo rientro in campo con le stesse energie dell’epoca.