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POZZUOLI/ Il depuratore funziona male? «Le bollette dell’acqua non vanno pagate interamente»

POZZUOLI/ Il depuratore funziona male? «Le bollette dell’acqua non vanno pagate interamente»
  • Pubblicato22 Ottobre 2014

di Alessandro Napolitano

La sentenza è stata emessa dal Giudice di pace di Pozzuoli
La sentenza è stata emessa dal Giudice di pace di Pozzuoli

POZZUOLI – Una sentenza che potrebbe rallegrare migliaia di persone e soprattutto far rimanere nelle loro tasche un po’ di soldi in più. E’ quella emessa nei giorni scorsi dal giudice di pace di Pozzuoli e che riguarda i pagamenti per il servizio idrico. A scriverla è stato il giudice Italo Bruno, già autore di altre sentenze destinate a far rumore. «Se il servizio idrico, consistente nella somministrazione della risorsa idrica e nella fornitura dei servizi di fognatura e depurazione, manchi di uno dei suoi componenti, il canone relativo al servizio non reso non va pagato». Questo è ciò che si legge nella massima introduttiva al dispositivo emesso dal giudice. In pratica, se nelle voci della bolletta sono inclusi servizi che in realtà non vengono espletati, la somma relativa allo stesso servizio non va pagata. La sentenza è stata emessa dopo il ricorso di due utenti contro il Comune di Bacoli e la Regione. Ben nove anni di pagamenti contestati, finiti poi sul tavolo del magistrato che ha dato ragione a chi si era opposto al pagamento.

depuratore di Cuma.6
Melma in mare a Licola nei pressi del depuratore

LE MOTIVAZIONI DEL GIUDICE – Il Comune di Bacoli aveva cercato di resistere dichiarando che le richieste di chi avesse fatto ricorso erano da ritenere inammissibili, improponibili, improcedibili e infondate e passando la palla della responsabilità a Palazzo Santa Lucia. Che a sua volta si era difesa dichiarando tra l’altro la nullità della sua chiamata in causa. Secondo il giudice «risulta soddisfacentemente provata l’assenza del servizio di depurazione che, nella specie, attraverso un farraginoso procedimento, appare essere del tutto simulato». Vale a dire che nell’impianto di depurazione il servizio fatto pagare all’utente in realtà non viene effettuato, almeno fino al 2002. Così come si evince da una sentenza penale a carico dell’ex amministratore dell’impianto. Secondo il giudice di pace, però, la situazione è rimasta pressoché identica fino ai giorni nostri. O comunque durante il periodo a cui fanno riferimento i pagamenti di chi ha poi fatto ricorso. Risulta da una relazione tecnica del 2007 nella quale si legge che «durante i sopralluoghi non è emersa traccia di avvio dei lavori di adeguamento previsti dalla Finanza di Progetto».

CONDANNATO IL COMUNE – Ed ancora nel 2011 un altro tecnico della Regione scriveva: «si rileva uno stato di degrado e malfunzionamento generale degli stessi, afferente sia le opere civili che gli impianti elettromeccanici». Dopo un lungo ed articolato ragionamento, ricco di riferimenti giuridici ed altre sentenze, il giudice di pace di Pozzuoli ha condannato il Comune di Bacoli a risarcire chi aveva fatto ricorso, restituendo le somme indebitamente versate nonché al pagamento delle spese processuali. Contemporaneamente ha condannato la Regione a tenere indenne lo stesso Comune. Ed ora vedremo non solo quanti ricorsi simili finiranno davanti al giudice di pace, ma soprattutto quanti magistrati si accoderanno a quanto deciso dall’avvocato Italo Bruno.