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POZZUOLI/ «Ho ucciso mia madre» il racconto della tragedia

POZZUOLI/ «Ho ucciso mia madre» il racconto della tragedia
  • Pubblicato29 Giugno 2018

POZZUOLI – Colpita con un corpo contundente e poi ammazzata con 6-7 coltellate dal figlio. Questa la tragica fine di Silvana Petrone, 60 anni, moglie di un magistrato. Il suo corpo è stato trovato in una pozza di sangue nella stanza da letto, al primo piano di una villetta all’interno del parco “Sibilla Costa del Sole”. Vittima della follia del figlio, Giovanni Guglielmo, 32 anni, che dopo averla uccisa si è recato al Commissariato di Polizia di Pozzuoli.

AMMISSIONE DI COLPEVOLEZZA – Ancora sporco di sangue avrebbe detto ai poliziotti «Ho ucciso mio madre». Il matricidio al culmine di una lite tra madre e figlio poco dopo le 17 di ieri. I due erano soli in casa quando un raptus di follia del 32enne non ha lasciato scampo alla donna, che avrebbe tentato inutilmente di difendersi. Inutile anche l’arrivo dei sanitari del 118. Sulla salma della vittima il magistrato della Procura di Napoli ha disposto l’autopsia per chiarire l’esatta dinamica. Fino a tarda serata gli agenti della Scientifica della Questura di Napoli hanno effettuato rilievi e cristallizzato la scena del delitto. Si cerca di capire il motivo, la scintilla che ha dato il via a tanta violenza. L’uomo in passato aveva già dato segnali di squilibrio, tentando in un’occasione il suicidio.

IL DELITTO – Famiglia perbene e stimata da tutti, padre, madre e figlio vivevano in un villino a due livelli all’interno di un contesto residenziale in località “La Schiana”, a pochi passi dall’ospedale “Santa Maria delle Grazie”. Nello stesso parco vive anche un’altra figlia della vittima. Increduli vicini e conoscenti. «Non ci siamo accorti di nulla. Poi abbiamo visto ambulanze, carabinieri e polizia arrivare di corsa e abbiamo appreso di questa tragedia che ci sconvolge» racconta un residente del parco.