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POZZUOLI/ Furti nelle case, è psicosi – LE FOTO

POZZUOLI/ Furti nelle case, è psicosi – LE FOTO
  • Pubblicato14 Marzo 2014

di Gennaro Del Giudice

La zona di San Vito al centro di numerosi furti negli ultimi tempi

POZZUOLI – Furti nelle case, vittime sorprese nel sonno e una psicosi che ha colpito un intero quartiere. Sono notti insonni quelle che si stanno vivendo alla periferia di Pozzuoli, nella zona tra San Vito, via Pietrarsa e via Cofanara, colpita in pochi giorni da una lunga serie di furti all’intero di abitazioni e locali. L’area è da giorni presidiata in maniera massiccia dai carabinieri, che stanno conducendo un’attività di prevenzione e repressione cercando di riportare tranquillità tra i residenti. La loro presenza, infatti, sta facendo da deterrente al fenomeno scongiurando il verificarsi di nuovi casi. «Fino alla settimana scorsa avranno messo a segno almeno 6-7 furti – raccontano tre donne che per timore di ritorsioni chiedono di mantenere l’anonimato – ormai abbiamo paura, non dormiamo più e facciamo la veglia. La notte ci mettiamo a guardare dietro ai vetri delle finestre e sui tetti. Siamo barricati in casa». In un video che ci mostrano si vedono tre uomini con passamontagna, tute mimetiche, anfibi e marsupi che camminano nei pressi di una delle tante villette che sorgono in una delle tante stradine di campagna. La zona, infatti, è circondata da numerosi appezzamenti di terreno che, complice la scarsa illuminazione, in molti casi hanno agevolato la fuga dei malviventi.

 

RUBATA IN CASA – Una di loro nella notte di martedì due marzo ha raccontato di essesi ritrovata, in piena notte, un malvivente nella stanza da letto «Io e mio marito fummo svegliati da un rumore vicino all’armadio e vedemmo la sagoma di un uomo, basso e di corporatura piccola – racconta la donna – erano le 4 meno venti del mattino. Mio marito si alzò e in pigiama lo rincorse in strada. A quel punto dalle urla richiamarono anche altre persone, scesero tutti in strada ma il malvivente riuscì a scappare». A casa della donna riuscirono ad entrare dopo aver scavalcato un cancello, rimosso parte della serratura e girato con un arnese la chiave che aveva lasciato dietro. «Hanno aperto la porta dove dormivano i miei figli piccoli e preso 150 euro, un paio di scarpe e vari oggetti. Prima di me avevano messo a segno altri due furti e il giorno dopo, in serata, all’interno di un laboratorio di pasticceria dove portarono via una cassaforte e un pc». In un altro caso i malviventi sarebbero entrati in una villa dopo aver praticato un foro prima nella “napoletana” e poi nell’infisso in alluminio.

 

ZONA PRESIDIATA – Episodi, tutti concentrati in pochi giorni, che hanno alimentato un clima di paura e una vera e propria psicosi che in alcuni casi supera la realtà dei fatti «Siamo arrivati al punto che non può suonare un antifurto che pensiamo ai ladri. Lo stesso vale per auto e persone che magari non sono della zona». Intanto la sera la zona viene presidiata da pattuglie di carabinieri. I militari, oltre a dare la caccia ai malviventi e prevenire il verificarsi di episodi criminosi, stanno conducendo una vera e propria attività di sensibilizzazione e dando consigli sulla prevenzione: tra questi, quello di non lasciare in nessuno modo le chiavi dietro alle serrature.

 

LE FOTO (di Angelo Greco)

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