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POZZUOLI/ Frutti di mare imposti al ristoratore, la nuova accusa per il boss Longobardi

POZZUOLI/ Frutti di mare imposti al ristoratore, la nuova accusa per il boss Longobardi
  • Pubblicato6 Aprile 2017

POZZUOLI – Frutti di mare imposti ad un ristoratore per un valore di 1500 euro al mese. Questa la particolare forma di estorsione della quale è accusato il boss Gennaro Longobardi e suo genero Gennaro Amirante, destinatari entrambi di un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le indagini e gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli e della Compagnia di Pozzuoli. Dunque, non denaro contante quello chiesto al ristoratore, ma prodotti del mare che l’imprenditore avrebbe dovuto acquistare dal genero del boss, inoltre a prezzi maggiorati rispetto a quelli canonici e in quantità sproporzionata rispetto alle reali esigenze del ristorante.