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POZZUOLI/ Figliolia non ha più la sua maggioranza

POZZUOLI/ Figliolia non ha più la sua maggioranza
  • Pubblicato4 Agosto 2016

figlioliaPOZZUOLI – Vincenzo Figliolia non ha più la sua maggioranza. La conferma (se ce ne fosse ancora bisogno) potrebbe arrivare oggi dai consiglieri che nelle scorse settimane avevano nominato Tito Fenocchio come loro “portavoce” per le “trattative” col sindaco e che il 26 luglio scorso abbandonarono la riunione di maggioranza in aperta rottura con il Sindaco. Ebbene questo gruppo oggi formato dai consiglieri di maggioranza Tommaso Pollice (Centro Democratico), Mario Cutolo e il presidente del consiglio Enrico Russo (Iniziativa Democratica), Maurizio Orsi (Verdi), Elio Buono (PD) e Tito Fenocchio (Uniti per la Libertà) – stando alle indiscrezioni di questi minuti – non dovrebbe presentarsi in Consiglio Comunale cercando così di far venire meno il numero legale.

fenocchioLE STRATEGIE – Numero legale che mancherebbe se gli 8 di opposizione (che in queste ore stanno discutendo la “strategia” da adottare) raccoglieranno l’assist dei 6 della maggioranza disertando anche loro il Consiglio in programma per le 17.30 di questo pomeriggio e lasciando Figliolia con appena 10 consiglieri. Intanto due riunioni da questa mattina in corso: una da parte dei 6 che da ore sono riuniti in “camera caritatis” e l’altra in corso al comune di Pozzuoli e che vede impegnati gli 8 consiglieri di opposizione. Due le strade che questi ultimi potrebbero seguire: decidere di andare in Consiglio Comunale, far notare al sindaco che non ha più i numeri per governare e andare via; oppure restare a casa e disertare il Consiglio Comunale.

Conferenza Elio Buono (7)DIFFIDA DAL PREFETTO – Ma in caso di mancanza del numero legale, oltre alla crisi politica per Figliolia, verrebbe a mancare la votazione per la manovra di riequilibrio di bilancio che comporterebbe una inevitabile diffida da parte del Prefetto, che a sua volta “imporrà” di votarla entro i successivi 20 giorni attraverso la convocazione di una nuova Assise. E in quell’occasione, se non dovesse arrivare il voto favorevole, si arriverebbe all’inevitabile scioglimento del Consiglio Comunale.