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Cronaca Primo Piano

POZZUOLI/ Feroci e disposti a tutto: è caccia al commando di rapinatori «Uno è di colore»

POZZUOLI/ Feroci e disposti a tutto: è caccia al commando di rapinatori «Uno è di colore»
  • Pubblicato4 Agosto 2018

POZZUOLI – “Oh, Oh, Oh”, “Va, va, va” urlavano con voce doppia i due rapinatori mentre puntavano un fucile a canne mozze e una pistola contro i titolari del bar Euro di Licola. «Uno era di colore, l’ho visto in faccia mentre entrava e si abbassava il passamontagna. Ma si vedeva anche dagli occhi, sono sicurissimo» racconta Vittorio Silletti, che insieme al fratello Giuseppe è titolare, da quasi vent’anni, del bar-tabacchi che sorge lungo la Domitiana, a poca distanza dall’incrocio con Licola Mare. Venerdì pomeriggio da queste parti è stato il Far West «Mai vista tanta ferocia, se mio padre avesse continuato ad ostacolarli gli avrebbero anche potuto sparare». 

LA FUGA – E’ di circa 800 euro il bottino portato via che va a sommarsi a soldi e sigarette che dieci minuti prima il commando aveva preso durante l’assalto al bar “Santa Chiara” di Monterusciello, dove i rapinatori hanno agito incuranti della presenza di decine di persone. Feroci, determinati ma anche conoscitori del territorio come hanno dimostrato durante la fuga: infatti, dopo aver minacciato con fucili e pistole alcuni automobilisti fermi nel traffico di incidente, hanno imboccato una serie di anonime e anguste stradine di campagna di fronte all’ex ristorante “Di Francia”, per poi dileguarsi a bordo di un’Alfa 147 risultata rubata nell’hinterland napoletano.

BOTTINO AL SICURO – Stesse scene durante le due rapine ma con attori diversi: al “Santa Chiara” ad agire sono stati in tre: due armati e uno che con un sacco prendeva soldi e sigarette; mentre al bar “Euro” erano due armati e senza sacco. In entrambi i casi un complice li attendeva in macchina. E’ probabile che il terzo che ha fatto irruzione a Monterusciello (quello che aveva il sacco) sia stato fatto scendere lungo il tragitto verso Licola per mettere al sicuro il bottino. Intanto durante la giornata numerosi sono stati gli attestati di solidarietà nei confronti della famiglia Silletti da parte di amici e clienti che si sono recati al bar per far sentire la propria vicinanza e sincerarsi delle condizioni dell’anziano padre, dimesso dall’ospedale nella stessa serata di venerdì.